C’è “solo” la rete di Tlc nel mirino del fondo Kkr? Il dossier Open Fiber è della partita? E ancora: il fondo americano sta per caso pensando a un’operazione più “ampia” che includa, oltre alle infrastrutture di rete, anche le torri?
Qualcosa di più, forse, se ne saprà a seguito dell’atteso cda del 27 febbraio, che secondo indiscrezioni dovrebbe riguardare proprio la discesa in campo del fondo americano. Fondo in cui siede un italiano di rilievo: Diego Piacentini. L’ex Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale, è stato da poco nominato senior adviror di Kkr e che sono tre le aree di “competenza” del manager italiano nel nuovo ruolo: tecnologie, media e Tlc.
Le torri? Perché le torri? Perché c’è un precedente non da poco nel panorama europeo delle Tlc che vede protagonista proprio Kkr. A dicembre 2018, insieme con la francese Altice, il fondo americano ha dato vita a Hivory, la più grande tower company indipendente di Francia, la terza in Europa. La creazione di Hivory ha fatto seguito all’acquisizione da parte di Kkr di una partecipazione del 49,99% in un portafoglio di oltre 10.000 torri di Altice. “Attraverso Hivory, Altice e Kkr cercheranno in modo proattivo di collaborare con tutti gli operatori mobili per sviluppare i loro obiettivi di copertura e densificazione in Francia, attraverso la costruzione di nuove torri e facilitando le esigenze di colocazione nel mercato mobile francese”, si legge nel comunicato stampa del 18 dicembre 2018. “La società cercherà di contribuire allo sviluppo dell’infrastruttura tecnologica e dell’innovazione francese, supportando gli operatori di telecomunicazioni alla vigilia del “New Deal” per il mobile francese e il lancio del 5G”.
Dunque Kkr ha messo un piede importante nel mercato delle torri europee e la partita in corso nel nostro Paese proprio sul fronte torri non fa escludere un interesse proprio in tal senso. E peraltro sempre dalla Francia soffia il “vento” Ardian il fondo che guiderebbe la cordata di investitori interessata a mettere un piede in Inwit, la società in cui Vodafone ha conferito le proprie torri. Secondo l’agenzia Reuters la cordata andrebbe a rilevare il 25% da Tim e Vodafone e ciò determinerebbe un azionariato a tre – Tim, Vodafone e Ardian – con il 37,5% ciascuno.
Ecco il “portfolio” Kkr