CYBERSECURITY

Cloud, l’Italia nella top ten dei Paesi a rischio hacker

Il ranking di Specops Software: in Europa tra gli Stati più esposti ad attacchi informatici ci sono Olanda, Bulgaria e Bielorussia, mentre i più sicuri sono Irlanda, Norvegia e Danimarca

Pubblicato il 27 Feb 2020

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Il paese dell’area continentale europea più esposto al rischio di cyberattacchi è l’Olanda, seguita da Bulgaria e Bielorussia. I Paesi più sicuri sono invece Irlanda, Norvegia e Danimarca. Fuori dalla top ten, in un caso e nell’altro, l’Italia, che compare in nona posizione soltanto nel ranking dei Paesi più esposti al rischio di eventuali attacchi cloud. A diffondere i dati in uno studio è Specops Software, che ha analizzato la percentuale di attacchi su Azure e la percentuale di apparecchiature che sono state prese di mira da attacchi di data mining, malware e ransomware, utilizzando i dati del Microsoft intelligence report.

Al di là della nona posizione nella classifica specifica sul Cloud, in ogni caso, l’Italia non compare in generale nelle varie top ten dello studio, né tra i Paesi meno esposti né tra quelli più a rischio, veleggiando nelle posizioni centrali nel gruppo dei 32 Paesi presi in considerazione.

Quanto alle offensive finalizzate al mining di criptovalute, i più esposti sono Bielorussia, Ukraina e Bosnia Erzegovina, con la top ten occupata stabilmente dai Paesi dell’Europa orientale: a seguire infatti ci sono Serbia, Bulgaria, Romania, Lituania, Croazia, ungheira e Lettonia. Quanto agli Stati meno esposti a questo genere di rischi a guidare la classifica è l’Irlanda, seguita da Regno Unito e Norvegia. Poi Danimarca, Svizzera, Svezia, Finlandia, Austria, Germania e Olanda.

Se si prende invece in considerazione il rischio malware, le prime tre posizioni del ranking sono occupate da Bielorussia, Ukraina e Bosnia Erzegovina, mentre le aree più sicure sono di nuovo l’Irlanda, la Finlandia e la Norvegia.

Nel ranking dedicato ai ransomware svettano per la loro esposizione agli attacchi Ukraina, Bielorussia e Bosnia Erzegovina, e per la loro capacità di tenersi al sicuro dagli hacker Irlanda, Regno Unito e Francia.

A spiegare come fare per evitare di cadere nella trappola dei pirati informatici con tre consigli utili è Aimée Ravacon di Specops Software: “E’ fondamentale non utilizzare le stesse password per diversi accessi – sottolinea – perché in questo modo si impedisce agli hacker di usare le stesse credenziali per violare più account. In secondo luogo sarà bene utilizzare l’autenticazione a più fattori: una gran parte di servizi online infatti offrono questa opportunità, ma sono ancora pochi gli utenti che se ne avvalgono. E infine è importante non cliccare su link sospetti, anche se ormai le e-mail di phinshing sono confezionate in modo da sembrare credibili e provenire da account che l’utente conosce”.

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