IL BILANCIO

Poste: Tlc e digitale spingono i conti. E-payment a +12,1% e le sim balzano a 4,4 milioni

Il 2019 dell’azienda guidata da Matteo Del Fante chiude con un forte balzo in avanti anche sul fronte e-commerce. Prospettive in ulteriore rialzo per il 2020

Pubblicato il 06 Mar 2020

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Robusta crescita nel comparto telecomunicazioni e consolidamento della leadership nel mercato dei pagamenti digitali in rapida crescita: Poste Italiane continua a spingere sull’innovazione e chiude il 2019 con numeri al rialzo sul fronte “digital”. In dettaglio i ricavi del segmento Pagamenti, Mobile e Digitale sono aumentati del 12,1% nell’esercizio 2019. E in crescita anche i ricavi da pagamenti con carta a +16%, trainati dalle PostePay e da maggiori volumi di transazioni, sia su canali fisici sia digitali.

Balzo in avanti del 10,6% dei ricavi del comparto telecomunicazioni nonostante la forte competizione di mercato: a pagare, spiega l’azienda guidata da Matteo Del Fante, sono state le iniziative commerciali che hanno riposizionato la clientela da contratti “Pay-as-you-go” a contratti annuali. Le sim PosteMobile sono balzate a quota 4,4 milioni, l’8,2% in più in un anno. E anche per il 2020 le prospettive sono al rialzo: la guidance sui ricavi della divisione Pagamenti, Mobile e Digitale è aggiornata a 700 milioni e quella sul risultato operativo (Ebit) a 300 milioni, puntando ad una crescita a doppia cifra trainata principalmente da maggiori volumi di transazioni di pagamento.

Spinta sugli investimenti IT e sull’automazione

“In coerenza con l’obiettivo strategico di diventare, attraverso la Strategic Business Unit Pagamenti, Mobile e Digitale, il principale ecosistema dei pagamenti in Italia e assicurare la convergenza tra pagamenti e mobile e tra canali fisici e digitali, il Gruppo intende guidare il cambiamento delle abitudini dei consumatori, delle imprese e della Pubblica Amministrazione con la creazione di nuovi prodotti e servizi integrati”, si legge nella nota emessa dalla società a seguito dell’approvazione della Relazione finanziaria annuale 2019.

Nel corso del 2020 continuerà la spinta del comparto Mobile sull’offerta integrata Postepay Connect “attraverso dei bundle che rispondano alle esigenze di diversi target di clientela e valorizzino la fidelizzazione del cliente con logiche innovative di pricing e offerte rivolte al target on line attraverso un processo di acquisizione completamente digitale”. Riguardo all’area Pagamenti l’azienda annuncia che sarà ampliato il servizio di ricarica delle carte Postepay dando la possibilità al cliente di effettuare ricariche automatiche sia a tempo sia a soglia. “Il 2020 sarà un anno importante anche per il mondo delle carte di debito; sarà infatti possibile effettuare la gestione delle stesse sull’App Postepay per poter effettuare pagamenti in-store tramite Codice Postepay e verrà lanciata una nuova carta di debito, a valere sui conti BancoPosta, che abiliterà il correntista all’ecosistema Postepay”.

E il Gruppo spinge l’acceleratore sugli investimenti –  pari a 734 milioni (+36,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), con focalizzazione su un’avanzata infrastruttura IT e sull’automazione, a supporto della trasformazione in corso prevista nel piano Deliver 2022.

L’e-commerce spinge i ricavi da pacchi: +12%

I ricavi dei pacchi sono aumentati del 12% nell’anno, con una crescita del segmento B2C legato all’e-commerce a un passo superiore rispetto al mercato (+27% rispetto al +18% del mercato). I ricavi nel segmento B2B – si legge nella nota – hanno beneficiato delle sinergie derivanti dalla ristrutturazione dell’intera catena logistica, aumentando dell’11,7% nel 2019 e confermando il ruolo di Poste come piattaforma leader nella consegna dei pacchi.

La guidance per il 2020 sui ricavi della divisione Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si conferma a 3,5 miliardi, stabile su base annua, trainata dalla continua crescita nel comparto B2C e dall’andamento della corrispondenza, in linea con la traiettoria di lungo termine prevista nel Piano Strategico Deliver 2022. Il Risultato operativo (Ebit) del 2020, in decrescita di 300 milioni, è previsto in miglioramento, supportato da una continua trasformazione con una conseguente riduzione dei costi di prepensionamento.

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