“La resilienza e la sicurezza delle reti di comunicazione
pubblica e dei servizi che esse supportano rappresentano una
questione di primaria importanza per l’economia dell’Europa,
dato l’impatto del loro corretto funzionamento sulle attività
delle imprese e sulla vita quotidiana di milioni di cittadini”.
Con queste parole l’Enisa (European Network and Information
Security Agency) ha annunciato la pubblicazione di due rapporti
contenenti tre raccomandazioni relative alle tecnologie emergenti e
le loro potenzialità per migliorare la resilienza dei network di
comunicazione.
Nello specifico l’agenzia ha elaborato una valutazione delle tre
tecnologie principale in grado di fornire una maggiore resilienza
delle reti, effettuando interviste con gli operatori di dodici
networks negli Stati Membri della Ue. Si tratta del Multi
Protocol Label Switching (Mpls), Internet Protocol versione 6
(IPv6) e Domain Name System Security Extensions (Dnsse).
Dall’analisi è emerso che, certamente, tutte le tecnologie in
esame possono migliorare sia la resilienza sia la sicurezza ma che
“per alcune di queste tecnologie manca l’esperienza di
attività commerciale – specifica Enisa in una nota -. Inoltre
non esistono linee guida operative né direttive in materia di
resilienza delle reti”.
"La recente attenzione mediatica sulla interruzione del
servizio delle reti, causata da attacchi cibernetici e da fenomeni
fisici, sottolinea l’impellenza e l’importanza del lavoro
dell’Enisa sul miglioramento delle reti di comunicazioni
pubbliche – puntualizza Andrea Pirotti, presidente di Enisa -. Si
tratta di un’attività vitale per e-government, e-business e, in
fin dei conti, per l’economia dell’Unione Europea”.
Ma l’agenzia non si è limitata a rendere noto lo stato
dell’arte. Nei due rapporti sono contenute tre importanti
raccomandazioni. “È imperativo assicurare resilienza della
comunicazione tra le organizzazioni europee – auspica l’Enisa
-. Inoltre è fondamentale elaborare delle linee guida comuni a
tutta l’Unione europea e, infine, è necessario creare e rendere
disponibili esperti europei qualificati in materia”.
I rapporti sono disponibili su www.enisa.europa.eu/doc/pdf/resilience_tech_report.pdf
e su www.enisa.europa.eu/sta/files/resilience_features.pdf