Guai in Australia per Facebook. Il regolatore australiano della Privacy ha intentato una causa contro il colosso dei social media, accusandolo di aver condiviso i dati personali di oltre 300mila persone coinvolte nella scandalo Cambridge Analytica. Secondo le accuse, Facebook avrebbe commesso gravi e ripetute violazioni della legge sulla privacy australiana, trasmettendo le informazioni all’app di CA This is Your Digital Life, con lo scopo di ottenere una profilazione politica degli utenti.
“Riteniamo che la progettazione della piattaforma di Facebook abbia impedito agli utenti di esercitare una scelta ragionevole e un controllo sul modo in cui le loro informazioni personali venivano divulgate”, ha spiegato Angelene Falk, a capo dell’Information Commissioner.
Se dovesse perdere la causa in tribunale Facebook potrebbe essere multata per oltre un milione di dollari.
La difesa di Facebook
Un portavoce di Facebook ha dichiarato che la società ha collaborato “attivamente” con le autorità australiane negli ultimi due anni. “Abbiamo apportato importanti modifiche alle nostre piattaforme e le abbiamo condivise con le con le autorità di regolamentazione internazionali – ha sottolineato il social – Abbiamo limitato le informazioni disponibili per gli sviluppatori di app, implementato nuovi protocolli di governance e costruito sistemi di controllo per aiutare le persone a proteggere e gestire i propri dati”. Lo scorso luglio a Facebook è stata comminata una multa record di 5 miliardi di dollari dalla Federal Trade Commission statunitense sempre nell’ambito della cessione illegali dei dati legati a Cambridge Analytica.