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Smart working, balzo in Borsa per le tech company

Google, Microsoft, Smartsheet, Slack, Zoom, Citrix, Ringcentral, stanno registrando picchi di utilizzo delle loro applicazioni di collaboration, chat, videoconferenze e altri strumenti per il lavoro a distanza a seguito dell’emergenza coronavirus. E i mercati premiano

Pubblicato il 10 Mar 2020

borsa

L’emergenza coronavirus che spinge molti lavoratori a restare a lavorare a casa con lo smart working sta spingendo il business delle aziende tecnologiche che offrono strumenti per le videoconferenze, le chat e altre applicazioni che permettono ai team di restare collegati anche se virtualmente. Secondo Cnbc.com, la testata americana che segue con attenzione l’andamento dei titoli delle aziende quotate, le tech companies della collaboration, come Smartsheet, Slack, Zoom ma anche Google e Microsoft, potrebbero vivere una fase di crescita eccezionale nei risultati finanziari e anche in Borsa. Già adesso stanno registrando prestazioni superiori alla media Dow Jones Industrial Average e all’indice S&P 500 (il primo è in flessione del 9,4% rispetto a un anno fa, il secondo è in calo dell’8%).

Le tech companies che crescono con lo smart working

Tra le aziende hitech che traggono vantaggi dal lavoro a distanza c’è Zoom, società del software per videoconferenze: il titolo ha già guadagnato il 67% quest’anno. Anche i dipendenti di Zoom della sede centrale a San Jose, California, stanno lavorando da casa, come ha confermato il ceo Eric Yuan. Yuan ha anche detto che molte imprese stanno ora usando Zoom per la prima volta spinti dall’emergenza coronavirus.

Crescita del titolo – benché più contenuta – anche per Slack (+11% nel corso del 2020). Il suo prodotto di collaboration è un concorrente di Microsoft Teams. Slack e Hangouts Meet di Google sono stati di recente usati da Twitter per il suo primo all-hands meeting virtuale, come indicato a inizio settimana dal ceo Jack Dorsey.

Boom di utilizzi, anche in Cina

Si è apprezzato finora del 24% il titolo di RingCentral, società che fornisce servizi di telefonia, messaggistica e videochiamata basati su cloud. Praful Shah, chief strategy officer di RingCentral, ha confermato a Cnbc.com che l’utilizzo del prodotto sta vivendo una fase di crescita, anche in Cina. Gli stessi dipendenti di RingCentral stanno lavorando per lo più da remoto usando la tecnologia della propria compagnia.

Tra le altre aziende favorite dal ricorso allo smart working c’è Citrix, che offre una tecnoiogia di virtual desktop che permette ai dipendenti di accedere ai programmi aziendali quando sono fuori sede. Gli stessi dipendenti di Citrix stanno per la maggior parte lavorando da remoto usando i prodotti dell’azienda.

In alcuni casi, il super-utilizzo di queste piattaforme hitech ne ha causato temporanei rallentamenti o caduta dei collegamenti, come accaduto sia per Citrix che per Zoom per alcune ore.

Favorita anche Microsoft con Teams

Nell’arena della tech companies che vedono aumentare il business col lavoro a distanza c’è ovviamente anche un big come Microsoft, con l’applicazione Teams per le chiamate voce e video e la chat. Il titolo ha finora perso il 4,5% quest’anno, ma è andato meglio di altri colossi come Alphabet (Google), Apple e Facebook, oltre che del Dow Jones Industrial Average e dell’S&P 500.

Il corporate vice president di Microsoft, Jared Spataro, ha detto che i meeting, le chiamate e le conferenze su Teams sono aumentate del 500% dal 31 gennaio. La app viene usata anche dai dipendenti di Microsoft sia in California che nello stato di Washington, invitati dall’azienda a lavorare da casa usando Teams anziché recarsi in ufficio a causa del coronavirus.

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