Una nuova strategia industriale per l’Europa. La Commissione europea ha definito le linee di una serie di interventi per migliorare il mercato unico e assicurare il rispetto di regole di equa concorrenza all’interno della Ue e nel mercato globale, considerata cruciale per proteggere l‘industria europea e recuperare “sovranità tecnologica” facendo leva su 5G, fibra e servizi data driven.
“‘La revisione in corso delle regole di concorrenza Ue, inclusa la valutazione in corso del controllo delle concentrazioni e il controllo dell’adeguatezza degli orientamenti sugli aiuti di Stato- spiega la Commissione nella comunicazione pubblicata oggi – garantiranno che le nostre regole siano idonee a un’economia che sta cambiando rapidamente, sempre più digitale e deve diventare più verde e più circolare”.
In gioco, evidenzia Bruxelles, c’è la necessità di tenere conto dell’effetto globale delle fusioni tra società europee e non solo delle ricadute sulla concorrenza interna. Per le Pmi l’idea di istituire un “delegato” speciale Ue di alto livello per assicurare il coordinamento con gli Stati membri per assicurare il rispetto degli impegni.
Nel pacchetto vengono accorpati temi cruciali per lo sviluppo dell’Unione, come quello del completamento del mercato unico o quello del miglioramento pro-business delle regole specie per le pmi; riflettori anche su dossier più recenti come quello sulla revisione delle regole su aiuti di Stato e sulle concentrazioni di imprese.
L’assicurazione di una equa concorrenza sul piano globale è considerata a Bruxelles una leva decisiva per fronteggiare l’azione cinese sui mercati della produzione nel continente.
La nuova strategia, indica la Commissione, ha lo scopo di “aiutare l’industria europea a guidare le doppie transizioni verso la neutralità climatica e la leadership digitale, mira a guidare la competitività dell’Europa e la sua autonomia strategica in un momento di spostamento delle placche geopolitiche e aumento della concorrenza globale”.
Le azioni a supporto della strategia
Vengono definite azioni a supporto di tutti gli attori dell’industria europea, comprese le grandi e piccole aziende, le startup innovative, i centri di ricerca, i fornitori di servizi, i fornitori e le parti sociali.
Una strategia dedicata per le piccole e medie imprese mira a ridurre la burocrazia e ad aiutarle nell’accesso ai finanziamenti. Il “pacchetto industria” varato oggi rimanda a misure sul piano legislativo e regolamentare successive. Viene indicato che sarà preparato un piano di azione per la proprietà intellettuale “per sostenere la sovranità tecnologica, promuovere condizioni di parità a livello globale, combattere meglio il furto di proprietà intellettuale e adattare il quadro giuridico alle transizioni verde e digitale”.
Bruxelles adotterà un Libro bianco entro la metà del 2020 per affrontare gli effetti distorsivi causati dai sussidi esteri nel mercato unico e affrontare l’accesso da parte di soggetti non Ue agli appalti pubblici e ai finanziamenti europei. La questione relativa ai sussidi esteri sarà affrontata in una proposta di strumento giuridico nel 2021. Ciò andrà di pari passo con i lavori in corso per rafforzare le norme globali sui sussidi industriali nell’Organizzazione mondiale del commercio e le azioni per affrontare la mancanza di accesso reciproco per gli appalti pubblici nei Paesi terzi.
Si prevedono misure complete per modernizzare e decarbonizzare le industrie ad alta intensità energetica, sostenere le industrie della mobilità sostenibile e intelligente, promuovere l’efficienza energetica, rafforzare gli attuali strumenti di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e garantire una fornitura sufficiente e costante di energia a basse emissioni di carbonio a prezzi competitivi.
Poi un piano di azione per migliorare l’autonomia industriale e strategica dell’Europa assicurando la fornitura di materie prime essenziali e prodotti farmaceutici critici basato su una nuova strategia farmaceutica Ue, “sostenendo lo sviluppo di infrastrutture digitali strategiche e tecnologie abilitanti fondamentali”.
E ancora: la creazione di un”alleanza per l’idrogeno pulito” per accelerare la decarbonizzazione del settore e mantenere la leadership industriale, seguita da “alleanze” per le industrie a basse emissioni di carbonio, il “cloud”, le piattaforme industriali e le materie prime; regolazione degli appalti pubblici verdi.
L’endorsement di Etno
Etno, l’associazione che riunisce le big telco europee, plaude all’iniziativa. Il pacchetto, secondo l’associazione, riconosce come sia necessario un cambio di marcia per raggiungere la leadership globale attraverso la digitalizzazione: 5G, le reti in fibra e i servizi data driven sono riconosciuti come fattori abilitanti l’industria.
Etno invita le istituzioni dell’Ue e gli Stati membri a sostenere la strategia attraverso azioni e finanziamenti concreti, con particolare riguardo agli impegni di bilancio, alla riforma del diritto della concorrenza e alle misure di generazione della domanda. Il tutto in un contesto che faciliti gli investimenti in infrastrutture digitali all’avanguardia e riduca i costi di lancio della rete fissa e mobile.
“Questa strategia industriale segna un cambio di marcia nelle ambizioni di leadership digitale dell’Europa – commenta la dg di Etno Lise Fuhr – L’innovazione del comparto Tlc svolgerà un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi dichiarati dalla Ue. Invitiamo gli Stati membri a sostenere la strategia e ad abbinarla a impegni di bilancio ambiziosi ”.