Si chiude in bellezza il 2019 di Retelit. I ricavi consolidati si attestano a 83 milioni, in crescita del 13,8% rispetto a 73 milioni, e fanno principalmente riferimento ai servizi di telecomunicazione pari a 59,7 milioni rispetto a 53,3 milioni (+12%), ai ricavi su concessioni diritti d’uso e manutenzione di rete pari a 6,6 milioni rispetto a 6,0 milioni (+9%) e ai ricavi per cessione infrastruttura (contratti in Iru) pari a 10,3 milioni di euro rispetto a 9,5 milioni di euro (+8%).
L’utile netto cresce del 7% a 10,9 milioni rispetto ai 10,1 milioni del 2018.
Nel 2019 l’attività commerciale ha generato nuovi ordini per 73,8 milioni rispetto ai 77,8 milioni generati 2018. I nuovi ordini sono per 21,2 milioni (29%) relativi al segmento Wholesale Nazionale, per 38,9 milioni (53%) al segmento Wholesale Internazionale e per 13,7 milioni (19%) al segmento Business.
“Il 2019 è stato un anno strategico, durante il quale abbiamo posto le basi per la Retelit del futuro, una realtà rinnovata e capace di affrontare le sfide con un perimetro aziendale aumentato e con capacità commerciali e tecnologiche uniche nel settore – commenta il presidente di Retelit, Dario Pardi – Nel corso dell’anno abbiamo continuato a lavorare per far crescere il business tradizionale di Retelit per renderla sempre più efficiente e i numeri ottenuti nel 2019 confermano la bontà della strategia impostata e l’efficacia e concretezza dell’esecuzione. Siamo particolarmente ottimisti per il futuro, consapevoli di saper gestire al meglio la crescita del business e dei servizi, a seguito all’acquisizione di PA Group e di Brennercom, il cui closing è previsto entro la fine di luglio”.
Tornando ai conti, il margine operativo lordo è stato pari a 34,8 milioni, in crescita del 7%, rispetto a 32,4 milioni del 2018. L’ Ebitda margin è pari al 42% rispetto al 44% del 2018. Incidono sulla marginalità i costi di consulenza per l’attività di M&A, pari a 1,7 milioni, che portano i costi delle consulenze ordinarie a 4,4 milioni rispetto a 2,6 milioni nel 2018.
L’ebit si attesta a 12,4 milioni in crescita dell’1% rispetto al 2018 mentre la posizione finanziaria netta risulta positiva per 3,3 milioni rispetto ai 12,7 milioni del 31 dicembre 2018. Ad incidere sulla riduzione hanno contribuito il piano di acquisto azioni Retelit da parte della società interamente controllata Retelit Digital Services che ha portato all’acquisto di 7.434.798 azioni Retelit per un controvalore di 12,4 milioni di euro, la distribuzione di dividendi per 3,3 milioni e la sottoscrizione del nuovo contratto di affitto della nuova sede sociale di Via Pola n. 9 che, in accordo con gli Ifrs16, che ha portato ad un peggioramento di circa 3,0 milioni la posizione finanziaria netta di Gruppo.
Gli investimenti che ammontano a 20,9 milioni di cui 17,9 milioni in infrastruttura e 3,0 milioni in relazione all’Area Strategica AAE-1.
Il numero di siti raggiunti dalla fibra è passato da 3.942 a fine 2018 a 4.544 alla fine di dicembre 2019, di cui 41 Data Center di altri operatori, 2.888 siti cliente, 1.133 torri di telecomunicazione, 448 cabinets con 15 Data center di proprietà. Sono stati pertanto raggiunti circa 12.817 chilometri di infrastruttura di rete.
“I risultati che caratterizzano questo esercizio – sottolinea l’Ad Federico Protto – sono estremamente positivi, con tutti gli indici in crescita, anche a doppia cifra. Inoltre, mi preme sottolineare che abbiamo continuato ad investire in infrastruttura e innovazione, fondamentali per un business come il nostro. Nel corso dell’anno infatti, tra le altre cose, abbiamo aumentato la fibra di proprietà, l’infrastruttura cloud e potenziato la rete metropolitana e di backbone. Non vogliamo assolutamente fermarci qui e per questo abbiamo messo in atto ulteriori iniziative per garantire la crescita di Retelit. In particolare, le recenti operazioni strategiche effettuate, il closing di PA Group e l’accordo per l’acquisizione di Brennercom, vanno in questa direzione, con l’obiettivo di fare di Retelit un soggetto unico e centrale nel panorama Ict italiano e mondiale”.
Il piano industriale 2020-2024
Il nuovo Piano Industriale 2020-2024, approvato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 9 marzo 2020 e che verrà presentato in dettaglio alla comunità finanziaria il giorno 18 marzo, oltre alla continuità con l’attuale strategia, innesta la crescita inorganica dovuta all’acquisizione di Gruppo PA e di Brennercom, la cui finalizzazione è prevista entro luglio 2020.
Il piano prevede inoltre una crescita organica di entrambi i gruppi acquisiti, attraverso l’ulteriore sviluppo del segmento Business sia della controllata Rds che di Gruppo PA e l’acquisizione di quote di mercato nei segmenti Wholesale Nazionale ed Internazionale, facendo leva sul sistema in Cavo AAE-1 e sulle partnership internazionali.
Il Piano prevede il raggiungimento di un fatturato attesa tra 232 e 242 milioni e un ebitda tra gli 87 e i 92 milioni.