“Ci aspettiamo molto dalla riforma della Pubblica
amministrazione: l’ampiezza dell’intervento, il rilievo
attribuito alla misurazione e alla trasparenza dell’operato delle
amministrazioni, la valorizzazione del merito costituiscono
importanti novità”. Nell’esporre oggi le sue “Considerazioni
finali” davanti all’Assemblea Ordinaria dei partecipanti, il
governatore di Bankitalia, Mario Draghi, ha sottolineato
l’importanza del piano di riforma della PA . “La loro efficacia
dipenderà dal disegno dei sistemi di valutazione e delle concrete
regole organizzative”, ha poi puntualizzato.
Per quanto riguarda le reti di Tlc, pur non facendone cenno
specifico, Draghi ha comunque focalizzato l’attenzione
sull’importanza delle infrastrutture materiali. “Queste sono un
fattore cruciale per la competitività – ha dichiarato -. Il
divario tra dotazione infrastrutturale dell’Italia e quella media
degli altri principali paesi della UE è più che triplicato negli
ultimi venti anni”. La causa? Secondo il numero uno di Bankitalia
nelle grandi opere è mancata “un’individuazione delle
priorità di lungo periodo che ha generato discontinuità e
dispersione dei finanziamenti su una molteplicità di
lavori”.
A impedire un rilancio delle grandi infrastrutture, però, Draghi
individua anche “l’incerta attribuzione delle competenze tra il
livello decisionale nazionale e quello regionale, carenze nelle
valutazioni ex ante e nei rendiconti, continui cambiamento di
progetto. E, infine, difetti normativi che limitano il ricorso al
project financing”, ha concluso.