IL PROVVEDIMENTO

L’Antitrust blocca Farmacoronavirus.it: cura “fake” anti-Covid19 a 640 euro

In campo anche la Guardia di Finanza: il “kaletra” spacciato come terapia per il trattamento del virus. L’Authority: “Estremamente grave, urgente e indifferibile nostro intervento”

Pubblicato il 18 Mar 2020

Rustichelli-Antitrust

Sfruttavano l’emergenza Coronavirus per vendere online un farmaco, il “kaletra”, sostenendo che fosse l’unico medicinale oggi in commercio per curare il Covid-19. Al costo di 634,44 euro a confezione. E l’intenzione era chiara già dalla url del sito che utilizzavano: https://farmacoronavirus.it. Sulla vicenda ha accesso i propri fari l’Antitrust, che ieri ha avviato un procedimento istruttorio in collaborazione con la Guardia di Finanza e ha disposto in via cautelare l’oscuramento del sito. I provvedimenti nascono – spiega l’authority – “dall’esigenza di interrompere la diffusione di una pratica estremamente grave, tale da rendere urgente e indifferibile l’intervento dell’Autorità”. 

Il farmaco di cui è stata bloccata la vendita contiene i principi attivi propri di un antivirale per il trattamento delle infezioni da Hiv ed era stato pubblicizzato come l’“unico farmaco contro il Coronavirus” e l’“unico rimedio di combattere il Coronavirus ” pur se, a oggi, “come dichiarato dalle autorità sanitarie mondiali – spiega l’Antitrust in una nota – non esiste una cura efficace per combattere il virus”. 

Il provvedimento dell’authority guidata da Roberto Rustichelli (nella foto) nasce quindi in primo luogo perché le modalità di vendita del prodotto sono state ritenute ingannevoli e aggressive, “idonee ad alterare la capacità di valutazione del consumatore, dal momento che il professionista sfrutta l’allarme suscitato dal costante aumento del numero dei soggetti contagiati dal Covid-19”. E in secondo luogo perché nonostante il fatto che il sito lasciasse intendere che la vendita online del prodotto fosse lecita e operata in piena legalità, “tuttavia la vendita on line di detti farmaci non è consentita in Italia – spiega l’authority – poiché soggetta alla presentazione della prescrizione medica”. 

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