Portare la banda larga nelle aree rurali? Una mano può darla il
refarming delle licenze 2G, secondo un report di Analysys Mason. La
liberalizzazione dell’uso dello spettro 850/900MHz utilizzato per
il Gsm consentirebbe infatti agli operatori di evolvere verso
nuove tecnologie come l’Umts/Hspa. Si tratta già di un trend di
mercato in atto ma che la normativa potrebbe favorire accelerando
la fornitura di servizi 3G, come il broadband mobile, nelle aree
suburbane e rurali, oggi non coperte da tecnologia Umts.
Il risparmio di costo nella copertura di vaste aree relativamente
popolate è infatti uno dei benefici chiave che si otterrebbero
introducendo l’Umts nelle frequenze oggi utilizzate dal Gsm.
.
A frequenze più basse è maggiore la propagazione del segnale, il
che si traduce in una diminuzione del numero dei siti necessari.
Analysys Mason valuta che il risparmio nella costruzione di una
rete a 900MHz sia addirittura fra il 50% e il 70% rispetto a un
network a2100 MHz, banda core del 3G. Ciò significa che la
copertura di aree rurali in 3G, prima antieconomica, a 900Mhz può
diventare competitiva.
Il refarming del 2G? Fa bene alle aree rurali
Pubblicato il 03 Giu 2009
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