AGENDA DIGITALE

Radaelli: “Politica di switch off per una nuova PA”

Sul nostro giornale le ricette dei numeri uno delle principali associazioni di settore per attuare l’Agenda digitale. Ecco l’intervento del presidente di Anitec

Pubblicato il 19 Mag 2012

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L’impegno del Governo Monti sullo sviluppo di un’agenda digitale per il Paese è stato accolto con grande favore dall’industria Ict, è tuttavia fondamentale essere consapevoli che l’adozione di una vera agenda digitale richiede lo sviluppo di una strategia basata su un approccio sistemico e su una continuità d’azione pluriennale. L’Italia si trova in grande ritardo e sconta fortissimi vincoli di finanza pubblica che permarranno per molti anni; pertanto non possiamo pensare di colmare il gap in breve tempo e d’altra parte occorrerà attingere a un mix particolarmente complesso di risorse: fondi europei, nazionali, regionali; forme d’investimento pubblico-private e re-impiego delle risorse derivanti dalla spending review. Per quanto attiene alla PA l’auspicio è che si delinei una politica di switch-off dei servizi cartacei o analogici per trasformarli in digitali e sia dia priorità ai progetti e2e abilitanti e interoperabili. Altrettanto prioritaria è la definizione di un piano di sviluppo e implementazione delle grandi piattaforme Paese: Scuola, Sanità e Giustizia.

Nel settore dell’amministrazione fiscale si può rendere più efficace il contrasto dell’evasione collegando in rete l’Agenzia delle Entrate con i misuratori fiscali degli esercizi commerciali. Sul tema Famiglie occorre produrre un grande sforzo per diffondere capillarmente l’uso dei servizi on line per dialogare con tutto il mondo “pubblico” – amministrazione burocratica, scuola, sanità, servizi sociali. Lo sforzo deve essere duplice: si deve favorire l’alfabetizzazione delle categorie sociali più in difficoltà e si deve far comprendere il grande beneficio, anche economico, connesso all’uso dello strumento digitale. Si devono eliminare sia le barriere alla diffusione che i colli di bottiglia che ostacolano l’utilizzo di E-Government, E-Commerce e transazioni elettroniche. Per quanto riguarda le Imprese un primo fondamentale impegno riguarda la R&I per le quali occorre rivedere il sistema degli incentivi prevedendo pochi strumenti che integrino incentivi fiscali automatici, riformando sia gli strumenti che le procedure d’attuazione; le parole d’ordine devono essere: semplificazione, certezza delle risorse e rapidità di erogazione. Altrettanto fondamentale è il tema della formazione ICT nel mondo del lavoro, per la quale si dovrebbero promuovere azioni di sistema attraverso l’uso dei fondi interprofessionali per la formazione continua.

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