Si è riunito in via straordinaria il Nucleo di Sicurezza Cibernetica – l’organo, presieduto da Roberto Baldoni, Vice Direttore Generale con delega al cyber del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (Dis) – per fare il punto sugli attacchi hacker nei confronti di importanti strutture sanitarie nazionali, incluso l’ospedale Spallanzani di Roma. L’allerta è massima e attraverso il attraverso il Cnaipic (il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche che fa capo alla Polizia postale) è stata già messa in guardia la rete sanitaria affinché si innalzino le difese su reti ed infrastrutture.
La riunione, convocata d’urgenza, ha visto presenti le sole componenti dell’intelligence (Aise ed Aisi) e della polizia postale (Cnaipic)
“Alla luce delle evidenze disponibili, gli esperti del Nucleo hanno valutato che gli episodi rappresentano una ricaduta “fisiologica” della situazione in corso, che sollecita appetiti di varia natura, per lo più di matrice criminale. Il Nucleo ha comunque provveduto ad allertare, attraverso il Cnaipic, la rete sanitaria nazionale perché innalzasse le difese su reti ed infrastrutture”, rende noto la Presidenza del Consiglio. “Del resto, i casi, singoli, registrati in Italia vanno letti come episodi di un fenomeno di portata mondiale, come l’emergenza Coronavirus che cerca di sfruttare, spesso con attacchi cosiddetti. “ransomware”, ispirati cioè da finalità di lucro e non dall’intento di esfiltrare dati sensibili. Non è un caso che qualche giorno addietro la rete dei Csirt (Computer Security Incident Response Teams) europei abbia innalzato il livello di allerta per la possibile crescita di azioni di cybercrime e che la stessa polizia postale abbia, già prima dei più recenti sviluppi, invitato i cittadini ad alzare la guardia rispetto a iniziative “malevole” che giocano proprio sulle preoccupazioni legate alla pandemia. Vari, del resto, i precedenti al di fuori dei confini nazionali”.
Resta altissima la vigilanza da parte degli apparati di sicurezza, “che sono costantemente impegnati a garantire un’idonea cornice di sicurezza agli operatori impegnati in prima linea”.