LA GARA

5G, a Huawei e Zte mega-appalto da China Mobile

La telco accelera sul roll-out con commesse del valore di 5,2 miliardi di dollari, di cui quasi il 90% aggiudicato ai due vendor cinesi. L’obiettivo è coprire 28 province con oltre 232.000 stazioni base. Per fine anno si punta a 300.000 siti

Pubblicato il 03 Apr 2020

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Huawei e Zte si sono aggiudicate la quasi totalità dei contratti per la seconda fase del roll-out del 5G di China Mobile. La commessa del colosso delle comunicazioni mobili cinesi ha un valore totale di 37,1 miliardi di yuan o 5,2 miliardi di dollari; Huawei e la sua rivale più piccola Zte hanno conquistato l’86% del valore della gara, come riportato dal sito cinese C114.

I contratti aggiudicati daranno il colpo di acceleratore alla costruzione delle reti 5G da parte di China Mobile, che con queste commesse punta a coprire 28 province con oltre 232.000 stazioni base.

Contratti anche per Ericsson

La gara si è aperta all’inizio di febbraio. China Mobile ha affidato a Huawei il contratto per la realizzazione di 133.000 stazioni base al prezzo di 21,4 miliardi di yuan, mentre Zte dovrà costruirne 66.700 per 10,7 miliardi.

Il resto della commessa è andato alla svedese Ericsson, che si è aggiudicata contratti del valore di 4,2 miliardi di yuan, e al vendor locale CICT (China Information Communication Technologies), che ha vinto un appalto da 965 milioni di yuan (136 milioni di dollari).

I media locali sottolineano che Huawei ha vinto il 57,3% del valore totale della gara,  Zte il 28,7%, Ericsson l’11,5% e CICT il 2,2%.

Nokia ha partecipato alla gara ma non ha ottenuto alcun contratto, secondo quanto riportato da Beijing News. L’azienda finlandese aveva comunque partecipato alla gara per la fase uno del roll-out del 5G di China Mobile (giugno 2019) e si era aggiudicata un contratto per la parte core della rete di nuova generazione della telco cinese. In quella gara anche Ericsson, Huawei e Zte avevano vinto delle commesse.

La Cina accelera sul 5G

China Mobile ha comunicato di aver completato la fase uno del suo roll-out del 5G e ha coperto 50 città. Per la fine del 2020 intende raggiungere un totale di 300.000 siti. Per questo ha messo in bilancio una spesa Capex di 180 miliardi di yuan, un incremento dell’8,3% rispetto al 2019.

Il 2020 è un anno cruciale per l’implementazione del 5G in Cina. I tre operatori telecom (China Mobile, China Telecom e China Unicom) e China Tower investiranno 200 miliardi di yuan (28,2 miliardi di dollari) nel 5G quest’anno, di cui la metà sarà speso dalla sola China Mobile.

Pechino ha sollecitato la realizzazione delle nuove reti 5G e di data center in una riunione dell’Ufficio politico del Comitato centrale del Partito comunista cinese tenutasi il 4 marzo. Le reti 5G sono inserite in un concetto più ampio di “nuova infrastruttura” che includerà anche soluzioni per la trasmissione di energia ad altissima tensione, sistemi di transito ferroviario interurbano, strutture di ricarica per veicoli, applicazioni di intelligenza artificiale e di Industrial Internet Things, tutte aree in cui la Cina vede ampio margine di sviluppo.

Le statistiche ufficiali indicano che a fine febbraio China Mobile aveva costruito oltre 80.000 stazioni base in tutto il paese e raggiunto oltre 10 milioni di utenti. Le rivali China Telecom e China Unicom hanno dichiarato che nella prima metà di quest’anno costruiranno nel complesso 100.000 stazioni base 5G in 47 prefetture e città.

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