E’ stato siglato oggi dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini e dall’amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano, un accordo volontario per promuovere progetti di misurazione, contenimento e neutralizzazione del carbon footprint – le emissioni di gas serra generate prevalentemente dai consumi di energia elettrica – del Gruppo.
L’accordo siglato con il ministero, si legge in una nota della Telecom, “risponde alla volonta’ del Gruppo di rafforzare ulteriormente la propria politica ambientale nel settore climatico, e mira, in particolare, a definire una metodologia di calcolo del carbon footprint sia delle attivita’ caratteristiche di Telecom Italia (trasmissione dati e voce e servizi Tlc/Ict), sia delle emissioni legate ai servizi innovativi erogati o prodotte dalla catena di fornitura aziendale”.
“L’adesione di una azienda come Telecom – ha commentato Clini -, che opera nel settore delle tecnologie per le comunicazioni, agli accordi volontari per il carbon footprint rappresenta un ulteriore segnale di come il connubio fra innovazione e sostenibilita’ ambientale sia stato incardinato nel sistema produttivo italiano, specie in quei comparti suscettibili di maggiore sviluppo tecnologico e rappresenti una atout che le imprese italiane intendono giocare sul tavolo globale della competitività”.
“L’impegno concreto di Telecom Italia – ha sottolineato Patuano – volto a rendere le proprie performances piu’ sostenibili a livello ambientale si riflette nei buoni risultati raggiunti in termini di riduzione dei consumi di energia elettrica e di emissione di anidride carbonica generate dalle attivita’ del Gruppo. Oggi, i consumatori si dimostrano sempre piu’ sensibili verso l’ambiente e questa loro consapevolezza rende la nostra attenzione alle tematiche di sostenibilita’ un fattore sempre piu’ importante di competitivita’ e di successo”.