L'INDAGINE

È il momentum della blockchain: il 40% delle aziende pronto a passare all’azione

Secondo i risultati di un sondaggio, che ha coinvolto 300 Cio, le caratteristiche intrinseche della tecnologia rappresentano la chiave di volta a garanzia dell’operatività e della sicurezza dei dati. Il 15% delle imprese annuncia l’impiego in larga scala entro quest’anno

Pubblicato il 07 Apr 2020

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Entro l’anno il 38% delle grandi aziende pianificano di integrare soluzioni di blockchain nelle loro operazioni. Secondo una ricerca svolta da Flexera per InsideBitcoins, il 15% delle imprese adopererà queste soluzioni su larga scala mentre il 23% le utilizzerà per operazioni di minore entità.

Nel corso dell’anno inoltre, secondo i risultati dell’indagine che ha coinvolto 300 Cio di altrettante grandi imprese, il 79% delle aziende utilizzerà il cloud pubblico, il 72% sistemi di intelligenza artificiale e machine learning. Ancora, le aziende pianificano di integrare con il cloud pubblico soluzioni basate su su cloud privato (70%) o multi-cloud (63%) oppure i container (63%). Inoltre, tra le altre tecnologie più interessanti per le aziende al punto di pianificare la messa in funzione di almeno un progetto entro la fine dell’anno, secondo i dati raccolti da InsideBitcoins, ci sono l’automazione dei processi (58%), l’edge computing (46%), le soluzioni serverless (51%) e infine le ChatOps, sviluppo spinto da conversazioni nate su piattaforme come Slack o GitHub (40%).

“Durante i periodi di crisi – si legge nella ricerca – come questo del coronavirus, alcune tecnologie come la blockchain possono diventare molto importanti dal momento che non vanno offline in caso di problemi. Al contrario, i servizi centralizzati corrono questo rischio. Inoltre, la trasparenza intrinseca della blockchain è essenziale durante i periodi di crisi perché consente di controllare confusione e panico e quindi di gestire in maniera più lineare e controllata le operazioni”.

Negli ultimi anni la blockchain ha acquistato una popolarità crescente presso la maggior parte delle grandi aziende grazie anche all’impegno dello sviluppo di soluzioni da parte di colossi del settore software come Ibm e Fujitsu. Il settore finanziario sino a questo momento è quello che più sta beneficiando di questo tipo di soluzioni. Ma, secondo il report, questo effetto si sta allargando alla maggior parte degli altri settori economici, spinto da tre attributi fondamentali: la decentralizzazione, la trasparenza e la garanzia dell’immutabilità dei dati.

Ai Chief information officer è stato anche chiesto quali siano le priorità aziendali per portare a compimento i processi di trasformazione digitale. L’indagine rileva che, per l’adozione delle nuove tecnologie, c’è come obiettivo principale il miglioramento dei servizi alla clientela. Da questo punto di vista il 69% delle aziende considera importante adottare nuove soluzioni tecnologiche per migliorarli, e il 24% ritiene che sia importante farlo.

Per il 57% delle aziende la trasformazione digitale è molto importante per raggiungere l’obiettivo dell’aumento della qualità dei prodotti e servizi. Un obiettivo che è invece moderatamente importante per il 39% delle aziende.

Infine, il 53% delle aziende ritiene importante l’utilizzo di nuovi prodotti e tecnologie per aumentare il livello di digitalizzazione delle attività, mentre il 41% sta ancora valutando come procedere. Il 53% considera la digitalizzazione una priorità per far crescere le quote di mercato mentre il 52% la ritiene importante per la riduzione dei costi e il 40% considera la trasformazione digitale come una spinta importante per le attività di re-skilling della forza lavoro. Il 31% delle aziende infine considera che dal punto di vista dell’adozione delle nuove tecnologie i partner possano giocare un ruolo importante di acceleratore.

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