Vodafone Italia chiude l’anno fiscale al 31 marzo 2012 con ricavi da servizi pari a 8,028 miliardi di euro, in calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-1,4% al netto della riduzione delle tariffe di terminazione mobile). “L’anno fiscale – spiega una nota è stato influenzato dal difficile contesto macroeconomico e dalla conseguente contrazione dei consumi, così come dalla forte pressione competitiva e dall’impatto degli interventi regolatori con la significativa riduzione delle tariffe di terminazione”. In questo scenario continua la crescita dei ricavi da banda larga mobile e servizi multimediali (+16,8%) e dei clienti abbonati privati e aziende (+9,6%).
I volumi totali di traffico voce sono pari a 60,3 miliardi di minuti, con una crescita del 4,6%. I ricavi dati e messaggistica sono aumentati del 6,2%, attestandosi a 2.358 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi da servizi mobili che raggiunge il 33%, in crescita di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. In particolare, i ricavi da banda larga mobile e servizi multimediali raggiungono i 1.076 milioni di euro (+ 16,8%), grazie alla crescente diffusione degli smartphone e dei tablet su rete Vodafone – che hanno raggiunto i 7 milioni – e ai costanti investimenti sulla copertura e sulla qualità della rete.
I ricavi da rete fissa sono aumentati del 6,6% attestandosi a quota 935 milioni di euro, sostenuti dalla crescita dei ricavi Adsl (+16,1% rispetto a marzo 2011). Il numero totale dei clienti di rete fissa ha raggiunto quota 2.735.000, di cui 1.734.000 clienti Adsl, con un incremento del 4,5% rispetto a marzo 2011. L’Ebitda è pari a 3.786 milioni di euro, in contrazione del 6,4% rispetto all’anno fiscale 2010/2011.
Vodafone ha invece archiviato l’esercizio con un margine operativo lordo (Ebitda) in calo a 14,5 miliardi di sterline contro i 14,7 miliardi registrati un anno prima. Il dato è comunque in linea con le attese del mercato. I ricavi sono saliti dell’1,2% a 46,4 miliardi, mentre i profitti sono calati dell’11% a 7 miliardi. Per l’esercizio in corso il gruppo di Tlc inglese indica un risultato operativo rettificato compreso tra 11,1 miliardi e 11,9 miliardi rispetto agli 11,5 miliardi conseguiti nell’esercizio concluso al 31 marzo 2012. Vodafone ha inoltre tagliato le previsioni sulle vendite di medio termine dato che i clienti nell’Europa meridionale hanno ridotto i consumi spese e le autorità di regolamentazione hanno aumentato la pressione sull’operatore di telefonia mobile. La crescita organica dei ricavi da servizi nell’esercizio 2013 dovrebbe essere inferiore al precedente target (range precedente 1-4%).
“Mentre le operazioni in Nord Europa, nei mercati emergenti e la partecipazione in Verizon Wireless sono andate bene, le operazioni in Europa meridionale sono state più problematiche- commenta Emeka Obiodu, senior analyst di Ovum – Ma non è una sorpresa: in un periodo di peggioramento delle condizioni economiche, soprattutto in Grecia, Italia, Spagna e Portogallo, sarebbe stato un miracolo per Vodafone che i dati in fossero stati migliori. Spagna e Italia sono state particolarmente colpiti. Ma Vodafone ha lavorato per stabilizzare le performance e il risultato sono state le prestazioni impressionanti nella connettività dati. In particolare è stato ben accetto lo sforzo di spostare le tariffe integrate (voce, sms e dati). Se non avesse fatto così avrebbe facilmente aperto la strada agli Ott come Skype e WhatsApp”.