L’emergenza coronavirus ha causato un’impennata del traffico sulle reti di telecomunicazione fisse e mobili ma gli Internet service provider (Isp) dell’Ue stanno reggendo: è quanto si legge nell’ultimo aggiornamento realizzato dal Berec sullo status della capacità di Internet alla luce della crisi Covid-19.
Per compilare il report l’organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche ha messo insieme i dati condivisi da 30 Autorità di regolazione nazionali (Nra), tra cui quella italiana, riguardanti l’impatto della crisi sulle reti telecom e le azioni intraprese finora per affrontare l’incremento della domanda. Dalla scorsa settimana le authority riportano una stabilizzazione generale del traffico, ma alcune osservano ancora degli incrementi significativi sulle reti.
Le strategie delle telco
In base alle informazioni fornite al Berec risulta che alcuni operatori hanno accresciuto la loro capacità di rete per fronteggiare la crescita del traffico. Gli operatori che non hanno adottato questa misura stanno monitorando da vicino il livello di capacità delle loro reti per rilevare tempestivamente la necessità di un upgrade.
In alcuni stati membro gli operatori hanno implementato misure customer-friendly, si legge ancora nel report del Berec. Per esempio, hanno aumentato la dotazione di Giga negli abbonamenti mobili per un periodo limitato di tempo senza alcun costo aggiuntivo e hanno temporaneamente adottato lo zero-rating per alcuni servizi extra. Alcuni operatori offrono anche dei servizi a titolo gratuito, come piattaforme e contenuti educativi.
Il vademecum della Commissione europea
A fine marzo la Commissione europea e il Berec hanno preparato una dichiarazione congiunta con un vademecum per le telco su come far fronte all’aumento della domanda di connettività di rete dovuta alla pandemia e hanno istituto un processo speciale per essere pronti a rispondere a qualsiasi crisi di approvvigionamento nella rete di telecomunicazioni.
Nel piccolo vademecum si stabilisce che gli operatori debbano effettuare una stima dei carichi sulla loro rete con un riferimento allo stesso periodo degli anni precedenti. Inoltre, un blocco imprevedibile del traffico può avvenire solo se ci sono elementi di inevitabilità, impossibilità di previsione e gestione immediata. Infine le misure adottare per far fronte al picco di traffico devono essere proporzionate, affinché sia sempre garantito l’accesso a Internet a tutti gli utenti.
Gli eventuali comportamenti volti a mitigare i picchi di traffico e il sovraccarico della rete dovranno essere comunicati dagli operatori alla Commissione e al Berec.
Le Ict come servizio essenziale
Gli Nra continuano a controllare la situazione e a raccogliere dati dagli internet service provider e altri attori del mercato, anche in cooperazione con i ministeri competenti e altre autorità.
Il Berec riferirà alla Commissione europea gli aggiornamenti sugli effetti del boom di domanda di connettività di rete e accesso a Internet finché durerà l’emergenza. Il prossimo report sullo status della capacità delle reti Ue sarà redatto con dati dell’8 aprile e reso noto pochi giorni dopo.
Nei giorni scorsi Marc Halbfinger, presidente dell’ITW Global Leaders’ Forum, ha scritto, a nome di tutti i membri del gruppo, che“Su tutte le nostre reti abbiamo visto incrementi eccezionali e senza precedenti di tutte le forme di traffico, soprattutto nei paesi che hanno imposto misure di lockdown”. Per questo l’ITW ha chiesto ai governi di designare l’infrastruttura Ict, la fornitura di servizi Ict e i servizi provider di infrastruttura critica come servizio essenziale: “Nei paesi in cui è già così si è prodotto un chiaro beneficio nell’operatività che permette la continuità del servizio e al tempo stesso la sicurezza dei nostri colleghi. Auspichiamo che il riconoscimento dello status di servizio essenziale sia replicato in tutte le giurisdizioni”.