Una nuova Bretton Woods dell’innovazione per affrontare la grande
crisi mondiale. A chiederlo il Science Business Innovation Board,
che raccoglie accademici, politici e dirigenti d’azienda, in
occasione del convegno “The Innovation Economy” tenutosi nei
giorni scorsi a Bruxelles. “Serve un maggior coordinamento delle
politiche per l’Innovazione – si legge nel documento stilato dal
Board -. Finora i governi del G20 hanno annunciato più di 200
miliardi di dollari per l’innovazione ma senza coordinare
l’azione a livello internazionale. È necessario, invece,
rilanciare un grande sforzo di collaborazione a livello globale se
vogliamo davvero combattere la recessione”.
Tra i firmatari del documento: Deans Frank J. Brown di Insead,
Alfons Sauquet di Esade Business School; Harriet
Wallberg-Henriksson presidente del Karolinska Institutet;
Jean-Philippe Courtois presidente di Microsoft International, Pat
Cox, presidente dell’European Movement ed ex presidente del
Parlamento europeo; Philippe Pouletty, Ceo di Truffle Capital e
presidente di France Biotech e Denis Payré, Ceo di Kiala e
co-fondatore di Business Objects.
La necessità di una maggiore collaborazione è evidenziata in una
relazione speciale stesa a fine convengo da titolo “Stimolare
l’innovazione” dove gli esperti chiedono, appunto,
“l’apertura di un tavolo di confronto sui temi
dell’Innovazione, in particolar modo per elaborare una strategia
comune a tutti governi del G-20 per gli investimenti in settori
considerati abilitanti come il Green IT, le energie alternative,
l’Istruzione e la Sanità”.