La fibra ottica resiste al Covid-19. E’ quanto risulta dal rapporto della società francese Nperf, specializzata in test di velocità e prestazioni delle reti di telecomunicazioni, che ha analizzato il primo trimestre del 2020.
Secondo il report le reti Ftth gestiscono “molto bene” il sovraccarico con prestazioni superiori a 200 Mb/s. In particolare Tim e Fastweb aumentano la velocità di download nella fibra fino a casa, passando da una media di 280 a oltre 290 bitrate e da 275 a oltre 280 bitrate, rispettivamente. Nel complesso tutte le reti Ftth offrono prestazioni superiori a 200 Mb/s.
Rallenta il video streaming
Anche se sono anche influenzati dal notevole carico legato al consumo eccessivo di contenuti (Netflix, YouTube, Amazon Prime, videogiochi…) e dall’home office, le reti fisse continuano a offrire ottime prestazioni con velocità superiori a 48 Mb/s indipendentemente dall’operatore. Le prestazioni di streaming video sono scese di 4 punti in media tra febbraio e marzo, ma rimangono accettabili.
Le velocità di download delle reti fisse sono diminuite tra febbraio e marzo del 10%, o 8 Mb/s in media, ma rimangono molto accettabili, vicino a 55 Mb/s, con Fastweb e Wind Tre che restano sopra i 62 Mb/s, confermando un’ottima tenuta.
Tenuta delle reti mobili
Le prestazioni mobili calano ma resistono. Dall’inizio di marzo, quando viene implementato il confinamento, le prestazioni della rete diminuiscono relativamente tra i quattro operatori. Tuttavia, le velocità di download rimangono superiori a 20 Mb/s, questo è quello che consente agli italiani di godere di un’esperienza utente molto corretta, indipendentemente dall’operatore.
Le velocità di download delle reti mobili sono diminuite tra febbraio e marzo del 25%, o 10 Mb/s in media, ad eccezione di WindTre Mobile, che è diminuita di appena 5 Mb/s. I tassi di successo per l’accesso alle reti mobili sono diminuite di 5 punti tra febbraio e marzo, ma rimangono molto accettabili, vicino all’88%.
Mentre all’inizio tutti temevano che le reti italiane sarebbero cadute, ma questo non è il caso, tutti gli operatori hanno risposto offrendo prestazioni più che onorabili nonostante una situazione senza precedenti. Hanno anche permesso a Disney di aprire la sua piattaforma Disney+ una settimana prima, il 24 marzo, mentre in altri paesi, il suo lancio è stato ritardato per paura di far collassare le reti.