L’Autorité de la Concurrence francese ha pubblicato una decisione che ingiunge all’azienda di negoziare con gli editori francesi di giornali la giusta remunerazione per il riuso dei loro contenuti protetti da copyright.
Google ha tre mesi di tempo per condurre le trattative con gli editori e le agenzie di stampa sull’equa remunerazione per la ripresa dei contenuti. Inoltre, la negoziazione dovrà coprire, retroattivamente, i diritti dovuti dall’entrata in vigore della legge del 24 ottobre 2019 che ha recepito in Francia la nuova direttiva Ue sul copyright.
Il verdetto dell’antitrust francese è scaturito da una denuncia presentata dall’AFP e dagli organi di rappresentanza degli editori di giornali (Syndicat des éditeurs de la presse magazine e l’Alliance de la presse d’information générale).
La Francia è stato il primo paese europeo a adottare la nuova normativa sul copyright. Ma Google ha deciso di non riconoscere agli editori emolumenti per la visualizzazione delle news sul suo portale, pur promettendo che avrebbe tolto per gli utenti francesi la possibilità di ricevere gli snippet degli articoli tra i risultati di ricerca e assicurando collaborazione con gli editori nazionali e investimenti nell’industria delle notizie.
Per i media francesi non basta e l’Antitrust ha dato loro ragione: “L’Autorité de la concurrence ordina delle misure d’urgenza nel quadro della procedura per le misure conservative. L’autorità stima che le pratiche di Google, alla luce dell’entrata in vigore della legge sul diritto d’autore, sono suscettibili di costituire un abuso di posizione dominante e arrecano grave e immediata minaccia al settore della stampa”.