STREAMING

Quibi a quota 1,7 mln di download: “Pronti sbarcare in TV”

A una settimana dal lancio la piattaforma Svod per mini-video in mobilità punta a stringere accordi per l’accesso agli schermi domestici. La Ceo Meg Whitman: “Acceleriamo la road map”

Pubblicato il 14 Apr 2020

quibi

Tocca quota 1,7 milioni di download in una settimana Quibi, servizio di streaming lanciato in pieno isolamento da contagio: il 7 aprile. Lo ha comunicato la Ceo Meg Whitman annunciando che alla luce dei numeri la società accelererà la road map per trasmettere anche alla Tv.

Fondata da Jeffrey Katzenberg , la società conta su di un fondo partecipato da 11 investitori, tra cui The Walt Disney Company, NBCUniversal, Sony Pictures Entertainment, WarnerMedia, Alibaba.

Quibi – quick e bite – inizialmente era stato concepito come app per guardare brevi video da utenti in movimento – come aspettare in fila – tutte esperienze che però il Coronavirus ha cancellato. I lancio ha rappresentato dunque una sfida per rivelare i “momenti più piccoli che si possono cogliere anche stando a casa” ha detto Whitman.

Debutto oltre le attese

In realtà i download hanno superato le aspettative pur tenendo conto del periodo di prova gratuito di 90 giorni. Certo, piccoli numeri rispetto al lancio in grande stile di Disney +, che nel primo giorno ha totalizzatro oltre 10 milioni di abbonati. A differenza di Disney, il marchio Quibi è nuovo e poco conosciuto: la diffusione si basa sulla pubblicità e sui nomi degli attori presenti.

Ora Quibi si prepara però al salto televisivo. La società sta accelerando i suoi piani per consentire all’app di trasmettere allo schermo domestico. Si parla con accordi con Chromecast e  Airplay.

Dopo una prova di 90 giorni, gli utenti che vogliono restare con Quibi possono pagare 5 euro al mese per la versione supportata da annunci pubblicitari. Secondo Whitman Quibi può contare su uno spazio accanto alle altre sottoscrizioni streaming. “Si tratta di casi d’uso diversi”, ha detto, riferendosi ai servizi di streaming TV, servizi musicali e Quibi.

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