Il titolo Nokia ha guadagnato ieri il 10% a seguito della pubblicazione di rapporto di Tmt Finance, secondo il quale il colosso finlandese sarebbe impegnato nel difendersi da un’Opa ostile. Secondo il rapporto, Nokia avrebbe ingaggiato Citi, partner del gruppo per l’investment banking, per un dossier che potrebbe valere 17,4 miliardi di dollari.
La segnalazione di Bloomberg a febbraio
L’indiscrezione fa seguito a un rapporto analogo che a febbraio Bloomberg aveva dedicato all’azienda: all’epoca Nokia sarebbe stata, insieme ai propri consulenti, in fase di esplorazione di opzioni strategiche, collaborando con i consulenti per prendere in considerazione potenziali vendite di asset e fusioni. Si paventava, addirittura, la possibilità di trovare un accordo con la rivale Ericsson in modo da disporre di maggiori risorse per competere con Huawei a livello globale. Successivamente, fonti citate da Reuters hanno negato che ci fosse davvero qualcosa all’orizzonte.
Un aumento in controtendenza
L’aumento di ieri conferma una controtendenza rispetto alle performance di borsa negli ultimi mesi: le azioni Nokia sono in calo dall’ottobre 2019 poiché gli investitori temono che potrebbe perdere terreno rispetto a Huawei ed Ericsson nella corsa al 5G. Il prezzo delle azioni ha mostrato una lieve ripresa nelle ultime settimane, il che potrebbe manifestare la presenza sul mercato dell’acquirente interessato.
Nokia, che ha rifiutato di commentare l’indiscrezione, ha poi chiuso con un rally del 7,47% la seduta a Helsinki. Tutto questo nonostante la società abbia previsto un 2020 difficile a causa delle sfide nei mercati chiave Cina, India e Stati Uniti, sospendendo i suoi dividendi per concentrarsi sul flusso di cassa e sul taglio dei costi. All’inizio di quest’anno l’azienda ha anche comunicato che avrebbe sostituito lo storico amministratore delegato Rajeev Suri.