L’Antitrust britannico ha detto sì alla fusione tra Just Eat e Takeaway.com. La britannica Just Eat, il più grande servizio europeo per gli ordini e consegne online del cibo, era entrato la scorsa estate nel mirino dell’olandese Takeaway e il cda di quest’ultima ha dato il via libera a gennaio all’operazione. Oggi, dopo un attento scrutinio, arriva l’ok della Competition and Markets Authority (Cma) del Regno Unito. Il deal vale 6,2 miliardi di sterline, circa 8 miliardi di euro.
L’emissione di bond e azioni
Appena giunto il disco verde del regolatore, la neonata società Just Eat Takeaway.com ha proceduto con l’emissione di azioni e obbligazioni convertibili. Nel dettaglio, si tratta di 400 milioni di euro di azioni vendute a investitori istituzionali, pari a una diluizione del 3,2% della base azionaria. I titoli sono stati rapidamente ceduti nella notte a 87 euro ciascuno, uno sconto del 3,7% sul prezzo di chiusura di mercoledì. Le obbligazioni convertibili emessi ammontano invece a 300 milioni di euro.
Just Eat Takeaway.com ha così provveduto a rafforzare la propria posizione finanziaria nel post-merger. Il denaro verrà usato per ripagare i prestiti ottenuti sia da Just Eat che da Takeaway sia “per scopi generali legati all’operatività e per dare all’azienda la flessibilità finanziaria necessaria per agire non appena si presenteranno opportunità strategiche”, ha dichiarato la società.
Il regolatore non teme (più) danni alla concorrenza
Takeaway e Just East si uniscono in un momento reso più complesso per il food delivery dall’emergenza coronavirus. Le due società hanno detto di aver subito un iniziale shock dalla pandemia, ma che ora gli ordini sono in ripresa.
Just Eat è uno dei principali operatori del food delivery in Uk, mentre Takeaway è attiva in 11 paesi, tra cui Olanda e Germania, ma non in Gran Bretagna, mercato da cui è uscita nel 2016. Proprio il potenziale re-ingresso della società olandese in Regno Unito ha alzato il livello di attenzione del regolatore, per la possibile riduzione della concorrenza: anziché competere con Just East, Takeaway l’ha comprata.
Oggi tuttavia il regolatore ha affermato che non ci sono particolari preoccupazioni sul piano della libera concorrenza e ha dato il via libera.
Ok anche all’investimento di Amazon in Deliveroo
L’atteggiamento della Cma è diventato più flessibile perché prende in considerazione le difficoltà economiche create dalla crisi coronavirus.
L’autorità ha anche provvisoriamente approvato l’investimento di Amazon in Deliveroo, altro player della consegna di cibi ordinati online. Il regolatore ha spiegato che
la decisione è stata presa “alla luce del deterioramento della posizione finanziaria di Deliveroo a causa del coronvirus”.Deliveroo aveva annunciato un round di finanziamento da 575 milioni di dollari guidato da Amazon a maggio dell’anno scorso (la cifra investita da Amazon non è stata svelata), ma l’Antitrust britannico ha acceso un faro temendo un danno per la concorrenza. Ora, tuttavia, l’authority ha concluso che l’investimento è complessivamente un vantaggio per la concorrenza. La decisione finale per l’operazione Amazon-Deliveroo è attesa per l’11 giugno, dopo una consultazione pubblica.
Per Deliveroo si tratta di un’infusione di capitale di importanza cruciale. La società ha dichiarato che, con i ristoranti chiusi, l’attività è al lumicino e senza “nuovi finanziamenti di entità significativa” potrebbe essere costretta a uscire dal mercato. Di qui il sì dell’Antitrust: un player in meno nel food delivery può significare meno scelta e prezzi più alti per i consumatori e deterioramento della qualità del servizio.
Secondo il Financial Times Uber (che pure ha un servizio di consegne di cibo a domicilio, Uber Eats) ha provato ad acquisire Deliveroo prima di maggio 2019.
Secondo Sky News anche Amazon avrebbe provato a comprare Deliveroo prima di “ripiegare” – almeno per ora – sul finanziamento.