Mediaset prosegue nella propria strategia di espansione in Europa, e punta su ProSiebenSat.1 Media Se, di cui ha acquisito nei giorni scorsi un ulteriore 4,1% del capitale, arrivando a detenere il 24,9% dei diritto di voto nella società tedesca.
L’azienda guidata da Pier Silvio Berlusconi aveva già portato a termine un’operazione del genere su ProSiebenSat.1 Media nelle scorse settimane, grazie al via libera concesso dall’authority antitrust europea. quando aveva acquisito un altro 4,25% della società, arrivando così a possedere una partecipazione vicina al 20%.
Soltanto nei giorni scorsi la media company tedesca aveva reso pubblici i risultati preliminari del primo trimestre 2020, su cui hanno pesato gli effetti dell’emergenza Covid-19: l’utile netto adjusted è infatti passato da 94 a 58 milioni di euro, mentre anche l’Ebitda ha subito una decrescita, passando da 190 a 157 milioni di euro, nonostante l’aumento di fatturato, che ha registrato 13 milioni in più rispetto alla rilevazione precedente, toccando quota 926 milioni di euro. Numeri che avevano spinto il management a ritirare la previsione di proposta di dividendo per l’anno in corso.
L’operazione appena portata a termine è un altro tassello del progetto su scala europea di Mediaset, impegnata nella creazione di un player europeo del settore, Media for Europe: la sede della società è stata fissata in Olanda e l’assemblea degli azionisti ha da poco approvato il progetto, che coinvolge anche Mediaset Espana, e su cui è in atto un confronto con con gli azionisti francesi di Vivendi, arrivato ormai nelle aule di tribunale. Un contenzioso nato con il mancato acquisto di Mediaset Premium da parte di Vivendi, che poi si è inasprito con una serie di ricorsi e richieste di risarcimento da parte del gruppo italiano. Il socio francese da parte sua è impegnato a ostacolare la nascita della nuova media company europea, e per riuscirci ha intentato una serie di ricorsi in Italia, Spagna, ad Amsterdam e in Lussemburgo, giudicando irregolare il fatto di non aver potuto avere diritto di voto in assemblea sulla creazione di Mfe, diritto negato tra l’altro anche al trust Simon Fiduciaria, dove Vivendi ha dovuto convogliare la propria quota in Mediaset dopo la decisione di Agcom.