Un portale web per mettere a disposizione di professionisti e istituzioni, tutti i dati utili sul sisma che ha scosso l’Emila Romagna il 20 maggio. Il materiale è composto da foto e mappe dettagliate delle aree più colpite e aggiornamenti sui danni subiti dagli edifici secondo i rilievi più recenti effettuati sul territorio: è la piattaforma tecnologica online creata dalla Fondazione Eucentre di Pavia, centro europeo di formazione e ricerca in ingegneria sismica, in collaborazione con l’Earthquake Engineering Research Institute di Oakland in California. Intanto, grazie ai satelliti Cosmo SkyMed dell’Agenzia Spaziale Italiana ha consentito ai ricercatori del Cnr e dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) di fare le prime stime dei danni: il sisma ha provocato un sollevamento di 15 centimetri della superficie della zona colpita.
Già attiva all’indirizzo web www.eqclearinghouse.it, la piattaforma è nata per rendere immediatamente disponibili le informazioni più urgenti e importanti sugli effetti delle scosse e favorire così il confronto tra i soggetti interessati.
Con la piattaforma tecnologica di Eucentre viene introdotto per la prima volta in Italia lo strumento della “clearinghouse”, molto utilizzato all’estero. Le “clearinghouse” sono portali per la condivisione di informazioni tecnico-scientifiche che a livello internazionale sono creati ad hoc in seguito al verificarsi di ogni tipo di calamità.
Sul portale italiano saranno caricati anche i primi risultati dei rilievi sugli edifici effettuati dal laboratorio mobile della Fondazione Eucentre, impegnato da martedì 22 maggio in sopralluoghi su strutture strategiche situate nelle zone colpite dal sisma come ospedali e ponti.
Eucentre è una Fondazione senza scopo di lucro dove lavorano un centinaio fra docenti e ricercatori, creata nel 2003 dal Dipartimento della Protezione Civile, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dall’Università degli Studi di Pavia e dalla Scuola Superiore Universitaria Iuss Pavia. Obiettivo di Eucentre è promuovere la ricerca e la formazione nel campo della riduzione del rischio sismico.
Dati satellitari da Cosmo-SkyMed dell’Asi
Intanto, fin dalle prime ore post sisma, un’altra tecnologia, il satellite, ha contribuito a fornire le prime stime delle deformazioni della superficie colpita dal sisma, che ha provocato un sollevamento di 15 centimetri dell’area. I dati sono stati forniti dai satelliti Cosmo-SkyMed dell’Agenzia Spaziale Italiana, permettendo ai ricercatori di Cnr-Irea e Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) di fare le prime valutazioni sulla zona.
Una delle più importanti capacità dei sistemi radar per l’Osservazione della Terra è quella di funzionare giorno e notte e in qualsiasi condizione atmosferica. Questa caratteristica, data la densa copertura nuvolosa che ha interessato la zona durante i primi giorni dell’emergenza, si è rilevata di particolare importanza: l’informazione radar è risultata l’unica capace di fornire, in tempi brevissimi, un quadro d’insieme della situazione, non rilevabile con le metodologie ottiche standard.
I dati satellitari verranno integrati nei prossimi giorni con le informazioni provenienti dalle campagne di rilievo tuttora in corso sul posto da parte degli esperti.