STRATEGIE

Ericsson pronta a cedere Iconectiv, piano da 2 miliardi di dollari

L’azienda svedese al lavoro sul deal su pressione dell’azionista Cevian Capital. Tra gli offerenti diverse società di private equity

Pubblicato il 04 Mag 2020

ericsson headquarter

Grandi manovre in vista a Ericsson. Su pressione di Cevian Capital  la società svedese potrebbe avviare il processo di vendita della sua unit Iconectiv specializzata in soluzioni di gestione rete e routing delle chiamate negli Usa.

Lo riferisce Bloomberg secondo cui il piano di disinvestimento potrebbe portare un cash di 1,5-2 miliardi di dollari. Tra gli offerenti diverse società di private equity.

La strategia di Cevian Capital

L’operazione è frutto della strategia di Cevian Capital, il maggiore azionista di Ericsson, che chiede il completo disinvestimento del business. Ma non è ancora chiara la direzione che verrà intrapresa.

Ericsson ha acquisito Iconectiv, noto come Telcordia, all’inizio del 2012 per oltre 1 miliardo di dollari. Nel 2017, Francisco Partners, società di private equity con sede in California, ha acquistato il 16,7% del business per 200 milioni di dollari.

Sotto la guida del Ceo Borje Ekholm, Ericsson si è concentrata sul business delle apparecchiature radio e ha migliorato la redditività tagliando i contratti in perdita e disinvestendo le attività cui si era estesa in precedenti tentativi di diversificazione.

Iconectiv sviluppa soluzioni che consentono agli operatori di connettersi alle reti. I suoi servizi sono utilizzati da oltre 1.200 clienti, inclusi fornitori di servizi, autorità di regolamentazione e imprese in tutto il mondo, fa sapere l’azienda. La società fornisce anche soluzioni di numerazione, che consentono agli utenti la portabilità nel cambio di provider. Fra i clienti la Federal Communications Commission.

Nei giorni scorsi Cevian Capital ha snellito la sua partecipazione in Ericsson riducendola al 7,4% del capitale azionario, rispetto al precedente 8,4%. La società di investimento ha spiegato che la quota di titoli del produttore svedese di attrezzature di rete rappresentava una fetta troppo larga nel suo portafoglio.

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