Con l’emergenza coronavirus, app per il tracciamento, braccialetti biometrici e robot in corsia sono entrati nel dibattito quotidiano accendendo un faro su un tema già noto alla ricerca sanitaria, ossia che l’innovazione è un elemento imprescindibile nel processo di diagnosi e cura. Anche tenendo conto di queste considerazioni, si è tenuto il Selection Day della quarta edizione di BioUpper: la prima piattaforma italiana nel campo delle Scienze della Vita che sostiene i migliori progetti imprenditoriali, attraverso percorsi di empowerment, accelerazione e accompagnamento al mercato.
Ideata e promossa da Fondazione Cariplo e Novartis, e realizzata da Cariplo Factory, da due anni BioUpper coinvolge anche Ibm per puntare al massimo sulla digital health. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) e della Fondazione Enpam (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Medici) e recentemente ha portato la sua esperienza anche in Europa nell’ambito dell’hackathon EuvsVirus, progetto della Commissione Europea che ha coinvolto oltre 26 mila innovatori da tutta Europa.
Alla luce dell’attuale urgenza di nuove soluzioni sanitarie e di una risposta concreta all’ecosistema innovativo a rischio di essere compromesso dalla recessione economica, BioUpper non ha rinunciato al Selection Day: l’appuntamento intermedio nel processo di selezione delle startup che dà il via alla fase finale.
Cosa prevede il programma di accelerazione offerto da BioUpper
Una giuria d’eccezione, composta da esperti del tech, della farmaceutica e della sanità, si è riunita a inizio settimana su una piattaforma digitale per selezionare le startup innovative che accederanno al percorso di accompagnamento imprenditoriale offerto da Novartis, Cariplo Factory e Ibm, oltre che della consulenza strategica di Comin & Partners per la comunicazione dei progetti. La giuria ha selezionato dieci progetti per la fase di preparazione al “go-to-market”: Aptus.AI, Dianax, Hero, Intra, Medere, Nuvap, Pain Chronicles, Sensedat, U-care e Ugo Pnp. Alcune delle imprese selezionate propongono soluzioni che sono già state messe a disposizione delle autorità sanitarie per affrontare l’attuale emergenza da Covid-19 e che saranno ulteriormente sviluppate durante il programma di BioUpper.
Le dieci startup accederanno a un percorso di accelerazione e ciascuna potrà usufruire di crediti erogati da Ibm – fino a un massimo di 120 mila euro in 12 mesi – spendibili per l’utilizzo dei servizi tecnologici inclusi nel catalogo Ibm Cloud. Gli innovatori più meritevoli avranno così a disposizione le migliori competenze e gli strumenti tecnologici più innovativi basati sulla piattaforma Ibm Cloud (tra cui Ai, Blockchain, Security, Analytics, Devops) e accederanno a un percorso di empowerment imprenditoriale, lavorando a stretto contatto con esperti di Novartis, Ibm, Cariplo Factory e Comin & Partners.