La rete non è il luogo delle decisioni politiche: per questo servono ancora i partiti. Giorgio Napolitano, sollecitato dalle domande dei giovani saliti al Quirinale per la presentazione dell’Osservatorio lavoro dell’Arel presieduto da Enrico Letta, è tornato sul rapporto tra partecipazione e democrazia e ha rinnovato il suo invito ai ragazzi ad aprire le porte della politica, anche con qualche “spintone”, ricordando però che il ruolo dei partiti è imprescindibile e il web non li può soppiantare.
“La partecipazione dei giovani può svilupparsi attraverso tanti canali” ha spiegato Napolitano, “non ci sono solo i partiti politici per essere presenti nella vita sociale, anche in una certa misura nella vita pubblica. Cito come esempio grandi mobilitazioni di giovani in casi di emergenze, vedo grandi slanci e senso di una responsabilità collettiva”. Ma “attenzione – ha messo in guardia il Capo dello Stato – qualsiasi canale di partecipazione, come la rete, non può condurre direttamente al luogo delle decisioni politiche. I partiti sono le cinghie di trasmissione delle istanze dei cittadini verso le istituzioni. La sfera delle decisioni politiche non si tocca”.