L'INIZIATIVA

Google.org raddoppia i fondi anti-Covid19, sul piatto 100 milioni di dollari

Si aggiungono altri 50 milioni di dollari al fondo istituito dall’azienda a disposizione di sanità, scienza e aziende in crisi. Focus sugli strumenti di Intelligenza artificiale per lo studio del virus

Pubblicato il 11 Mag 2020

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Google.org raddoppia il fondo messo a disposizione per il contrasto al Covid-19: si aggiungono altri 50 milioni di dollari ai 50 già stanziati, che andranno a supportare sanità, scienza, aziende e didattica online. Inoltre, fa sapere l’azienda, i componenti del programma Google.org Fellowship dedicheranno un totale di 50mila ore a progetti di volontariato sull’emergenza contagio.

Nello specifico, il programma Google.org Fellows continuerà, fa sapere l’azienda, “a fornire sovvenzioni a quei progetti che usano l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale per migliorare la comprensione di Covid-19 e il suo impatto. Distribuiti 10,5 milioni di dollari a organizzazioni come l’Oms attraverso programmi di donazione dei dipendenti Google e campagne di public-matching.

Supportata l’applicazione dell’intelligenza artificiale per sviluppare nuovi strumenti e modelli per monitorare la diffusione del virus e fornire informazioni in tempo reale ai sistemi sanitari e alle istituzioni. Fornite risorse in particolare al consorzio HealthMap del Children’s Hospital di Boston e a Medici Senza Frontiere in Francia.

Supporto per la ripresa economica

Secondo i dati dell’Oecd, con la chiusura di molte aziende in ogni parte del mondo milioni di persone hanno perso il lavoro, in particolare nelle imprese di piccole e medie dimensioni. Il fondo Google guarda in particolare al supporto delle comunità locali.

Dopo aver devoluto oltre 15 milioni di dollari al nonprofit che supporta le donne viene offerta una sovvenzione da 5 milioni di dollari a Common Future per fornire assistenza economica e tecnica a 2.000 imprenditrici di piccole attività negli Stati Uniti. Una sovvenzione da 5 milioni di dollari andrà anche a Youth Business International per attivare un Programma di risposta rapida e ripresa che fornirà servizi di supporto critico tra cui assistenza telefonica a oltre 200.000 PMI scarsamente servite in 32 paesi tra Europa, Medio Oriente, Africa e Asia.

Oltre 10 milioni di dollari andranno in sovvenzioni alle nonprofit locali dei paesi in cui Google ha un ufficio, per fornire assistenza immediata alle comunità. Si guarda in particolare a chi si occupa di distribuzione di cibo, assistenza alle persone più vulnerabili o senza casa, aiuto alle vittime di violenza domestica, accesso a un supporto psicologico. Finora abbiamo devoluto oltre un milione di dollari negli Stati Uniti in sovvenzioni a organizzazioni come Silicon Valley Strong Fund, Kirkland Small Businesses Relief Fund e Cambridge Mayoral Disaster Relief Fund. In Europa, stiamo fornendo oltre 3 milioni di dollari in sovvenzioni a organizzazioni locali come Feeding Britain e FareShare nel Regno Unito e A Lust for Life in Irlanda.

Assistenza economica diretta

Circa il 70% dei lavoratori autonomi negli Stati Uniti ha visto una diminuzione dei propri guadagni in seguito all’epidemia. Il progetto GiveDirectly, che prevede assistenza con denaro contant,e dopo la Bay Area si estende in altre 12 aree negli Stati Uniti, con un contributo in donazioni che ha superato gli 8 milioni di dollari. Donato 1 milione a Family Independence Initiative e fornito sovvenzioni per supportare le nonprofit che in India offrono assistenza in contanti per supportare le famiglie vulnerabili, attraverso GiveIndia.

Didattica a distanza

Tocca quota 10 milioni di dollari il fondo dedicato alla didattica online. Come parte del fondo, offerta una sovvenzione iniziale da 1 milione di dollari alla Khan Academy, che raggiungerà oltre 18 milioni di studenti ogni mese. Ancora, 2,7 milioni di dollari a Inco, affinché le nonprofit in Europa e in Asia possano digitalizzare i materiali di studio. Per finire, sovvenzione da 2 milioni di dollari a DonorsChoose per il progetto Keep Kids Learning, che aiuta gli insegnanti nelle scuole pubbliche delle zone più povere degli Stati Uniti ad acquistare il materiale per la didattica a distanza, oltre a fornire cibo, libri e materiale scolastico agli studenti.

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