IL REPORT

Il Covid-19 non ferma la marcia delle WebSoft: business in volata

Mediobanca analizza le performance finanziare di 150 multinazionali: Internet e software company aumentano il fatturato di oltre il 17% e registrano profitti in salita del 15%. Bene anche l’Elettronica. Soffrono le Tlc

Pubblicato il 12 Mag 2020

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Il Covid-19 non ferma la marcia delle WebSoft. A dirlo un report dell’Area Studi Mediobanca che analizza l’impatto della pandemia sui bilanci del primo trimestre 2020 di oltre 150 grandi multinazionali con fatturato annuale superiore a 3mld di euro, confrontandoli con quelli dello stesso trimestre del 2019.

“La pandemia delCovid-19 sta avendo un impatto enorme sull’economia reale a livello globale – spiegano gli esperti di MediobancaSi tratta di una crisi unica nel suo genere, di proporzioni senza precedenti, le cui conseguenze stanno colpendo tutti gli attori economici, comprese le grandi multinazionali”.

A farne le spese sono soprattutto i produttori di aeromobili,i colossi Oil & Energy e quelli della Moda, che hanno registrato bruschi cali in tutte le principali voci di bilancio. Di contro, i cambiamenti nelle abitudini di acquisto hanno prodotto un forte incremento dei ricavi per le WebSoft, la Gdo e le case farmaceutiche.

Chi sale e chi scende

Entrando nel dettaglio, il fatturato complessivo risulta in media invariato rispetto al primo trimestre del 2019, con il calo di alcuni settori compensato dalla crescita di altri. Le WebSoft sono le multinazionali cresciute maggiormente (+17,4%), seguite dalle Gdo (+9,1%), dalle aziende farmaceutiche (+6,1%), dal settore dei Pagamenti Elettronici (+4,7%), dall’Elettronica(+4,5%) e dal Food (+3,4%).

A soffrire di più le imprese che producono aeromobili (-22,1%), seguite dalle Oil & Energy(-15,9%), da quelle della Moda(-14,1%), dall’Automotive (-9,1%), dalle Telco (2,6%). Tendenzialmente stabili i settori Media & Entertainment(-0,5%) e Drinks (0,1%).

Il risultato operativo flette complessivamente di quasi il 19% anno su anno. Bene le WebSoft che vendono aumentare l’Ebit del 17,6% e l’Elettronica (+10,9%); la Gdo registra un aumento del 33,6% e la farmaceutica del 18%. In forte calo i produttori di aeromobili (il cui ebit passa in terreno negativo), i settori Oil & Energy(-87,8%), Moda (-81,5%) e Automotive (-75,8%) che hanno subìto il più duro contraccolpo. Meno netta,ma comunque importante la contrazione dell’ebit del settore Drinks (-10,1%), dei Pagamenti Elettronici (-8,9%), Media & Entertainment(-7,7%), Telco (-5,9%) e Food (-3,4%).

Nel primo trimestre2020 il margine operativo nettomedio delle multinazionali è pari a 14,3% (-2,4 %). La redditività premia il settore dei Pagamenti Elettronici che fa registrare l’ebit margin più alto in assoluto (28,4% anche se in calo del 4%). Seguono le farmaceutiche(26,8%; +2,6 rispetto al 2019) e il comparto dell’Elettronica(22%; +1,1). Calo in doppia cifra anche per la Moda (-10,7 p.p.) il cui ebit margin si attesta al 2,9% nel 1Q 2020.

Le WebSoft performano bene anche sul versante utili con una crescita di quasi il 15%. Il settore Elettronica registra un aumento del 10%. La Gdo registra un +34,8%. Come per gli altri indicatori finanziari, vanno male le multinazionali produttrici di aeromobilie i colossi Oil&Energy (che passano da un utile a una perdita netta), oltre ai forti decrementi registrati dall’Automotive (-92,4%) e dalla Moda(-92%).

L’outlook del primo semestre

Secondo lo studio saranno i dati complessivi del primo semestre che mostreranno, con molta probabilità, i segni più evidenti della crisi economica, mentre la ripresa è attesa per il secondo semestre, in particolare per il quarto trimestre. “Gli effetti della pandemia nel primo trimestre 2020 sono stati pesanti specialmente per le aziende che fatturano maggiormente in Asia, in particolare in Cina – si legge nelo studio – Qui però, già da fine marzo, si intravedono alcuni segnali di ripresa”. Discorso inverso per chi opera per lo più in Europa e nelle Americhe: per queste aziende l’impatto è avvenuto qualche settimana dopo e si prevede una maggiore contrazione nel secondo trimestre del 2020.

Secondo quanto dichiarato da molte multinazionali, l’impatto del Covid-19 sui numeri di tutto il 2020 rimane per diversi motivi ancora difficile da prevedere: su tutti, la grande incertezza generata da una crisi la cui scala, durata ed estensione geografica sono in continua evoluzione.

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