L’emergenza sanitaria ha acceso i riflettori sull’urgenza di digitalizzare il Paese. In un’intervista a Blastingnews, Gianluca Corti, Chief commercial officer di WindTre, compagnia guidata da Jeffrey Hedberg, fa il punto sull’impatto della pandemia nel settore delle telco.
“Questa grave emergenza sanitaria ha fatto capire quanto sia importante digitalizzare velocemente il Paese, per poter abilitare servizi di comunicazione sia alle famiglie sia alle piccole e medie imprese – ha spiegato Corti – Lo Smart Working, più di prima, farà ormai parte del nostro modo di lavorare anche in futuro e credo sia chiaro a tutti il ruolo centrale che rivestono il web e l’e-commerce, strumenti che molte delle nostre Pmi non utilizzano ancora, ma che potrebbero sfruttare, ad esempio, come volano per l’esportazione. È chiaro anche quanto sia diventato fondamentale avere delle reti sempre più performanti, per questo bisogna continuare ad investire e avere delle normative certe, che agevolino lo sviluppo tecnologico”.
In questo scenario si inserisce la nuova rete Top Quality. WindTre ha realizzato importanti investimenti nel processo di consolidamento e modernizzazione della propria rete e ora ha un’infrastruttura ritenuta Top Quality secondo gli istituti specialistici. “L’impatto Covid è stato un vero e proprio tsunami: il consumo di traffico dati mobile è aumentato di circa il 40% in 2 settimane, una crescita che era attesa durante tutto il 2020, anche il traffico voce, che era stabile da anni, è aumentato del 40% in modo assolutamente imprevisto ed è cresciuto del 70% il traffico dati su linea fissa”, puntualizza Corti.
“Abbiamo messo in campo tutta la potenza della nostra rete, lavorando molto per sostenerla e possiamo affermare di aver fronteggiato bene l’eccezionale incremento di traffico, continuando ad offrire a famiglie e imprese servizi di grande affidabilità. In questo particolare momento, è però importante che ci sia un uso responsabile ed etico della rete di telecomunicazione- sottolinea – Oggi la qualità del servizio è ottima, anche grazie agli interventi compiuti, gli orari di picco continuano ad essere quelli serali e l’intrattenimento la fa da padrona, rispetto anche allo Smart Working o all’e-learning”.
Ma la trasformazione del settore non è esente da rischi, a partire dalle fake news sul 5G. “Noi vediamo nella tecnologia di quinta generazione una grande opportunità, un treno che l’Italia non può perdere e una garanzia di crescita per il Paese – evidenzia il manager – Senza il 5G, in futuro dovremo rinunciare ai servizi evoluti di cui disponiamo oggi, a partire dal lavoro e dallo studio da remoto, fino ai video in streaming e molto altro. Tutti gli studi condotti dagli enti preposti dimostrano che il 5G non ha alcun impatto sulla salute ed è, pertanto, necessario mettere gli operatori di telecomunicazioni nelle condizioni di investire e di poter accelerare un più rapido roll-out delle reti di nuova generazione”.
Corti focalizza l’attenzione anche sulle strategie messe in campo dalla compagnia per garantire la continutà operativa e , al contempo, la salute dei dipendenti.
“La priorità, nell’ambito dell’emergenza Coronavirus – dice – è stata quella di avviare una serie di iniziative per potenziare la tutela e la protezione dei nostri dipendenti e di quelli dei nostri partner commerciali, dei negozi, delle agenzie business e del call center, oltre a garantire il miglior servizio possibile ai clienti attraverso la nostra nuova rete, che abbiamo continuato ad adattare e a rafforzare per fronteggiare la situazione”.
“In WindTre avevamo già adottato lo Smart Working, quindi per noi è stata una evoluzione importante, ma non una novità assoluta – ricorda – Certo, non ci saremmo mai immaginati di avere praticamente la totalità delle persone al lavoro da remoto, inclusi i colleghi del customer care, che ora rispondono da casa alle chiamate dei clienti. E’ stato un periodo molto intenso, durante il quale ci siamo adattati velocemente ai vari regolamenti, che sono stati aggiornati spesso nelle prime settimane di emergenza”.
E il lockdown è stata l’occasione anche per lanciare nuovi servizi alla clientela. “Abbiamo sviluppato dei tool assolutamente innovativi come, ad esempio, ‘Negozio a casa’, un’iniziativa che ha garantito lo stesso servizio abitualmente offerto nei punti vendita tramite chat e WhatsApp e poi con il delivery, direttamente al domicilio dei clienti, di sim, tablet o dispositivi di mobile broadband”, conclude.