Telefonica valuta lo spin off della sua divisione in Germania, con possibile quotazione in borsa, e di altri asset in America Latina. L’obiettivo è cedere quote e pezzi di business, per ridurre la montagna del debito da 57 miliardi di euro che grava sulle sue casse e che ha costretto il carrier spagnolo a tagliare il dividendo a fine 2011. Lo scrive il Financial Times, precisando che il valore della divisione tedesca si aggira intorno a 9 miliardi di euro, mentre gli asset in America Latina valgono 40 miliardi di euro. Telefonica non ha precisato dove né quando di preciso intende intervenire in Sud America: Brasile e Messico sono i mercati più pesanti di Telefonica.
A novembre del 2011 Telefonica ha chiuso il trimestre in rosso per la prima volta dopo nove anni. A pesare sui conti la crisi del mercato interno, che ha costretto l’azienda a tagliare il 20% del personale in patria.
Secondo gli analisti, non sarà facile per telefonica strappare un prezzo buono dalla cessione di quote in Germania e America latina. Il mercato resta in una fase turbolenta, vendere in questo periodo non è facile.
Già l’anno scorso il tentativo di scorporare Atento, la divisione call center di Telefonica, non è andato a buon fine, tanto che il carrier ha desistito per mancanza di interesse. Le azioni Telefonica veleggiano al 40% in meno rispetto all’indice delle telco europee. In settimana il market value di Telefonica in borsa è stato superato da quello di Zara.
Non si arresta intanto l’emorragia di clienti nella telefonia mobile per Telefonica in Spagna. A marzo il gruppo spagnolo, azionista (via Telco) di Telecom Italia, ha perso 337.700 linee nel mobile, secondo le cifre fornite oggi a Madrid dalla Commissione del mercato delle telecomunicazioni.
La perdita dei clienti di marzo, sommata alla revisione dei dati dei tre mesi precedenti, porta il saldo negativo a -930.000 linee in solo quattro mesi. Eccetto Movistar (la compagnia di telefonia mobile di Telefonica) tutti gli altri operatori hanno guadagnato linee mobili a marzo.
Telefonica stima di ridurre entro fine anno il rapporto debito/ebitda da 2,55 a 2,35, il che suppone una diminuzione dell’indebitamento di circa 7 miliardi, che attualmente ammonta a 57 miliardi. La riduzione del debito si avrà grazie alla quotazione in Borsa della controllata tedesca, alla vendita di asset non strategici e alla nuova ripartizione di pagamento del dividendo. E’ quanto ha spiegato il direttore finanziario del gruppo spagnolo, Angel Vilà, nel corso della conferenza annuale delle tlc organizzata a Londra da Bank of America – Merril Lynch.
Già le scorse settimane Telefonica aveva parlato della cessione di asset no-core come la sua divisione di call center Atento, Rumbo (l’agenzia di viaggi online di cui possiede il 50%), la partecipazione in Portugal Telecom che ancora detiene e una serie di ripetitori non strategici.