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Open data per battere il Covid-19, la strategia del G7

Nella dichiarazione finale del vertice dedicato a Scienza e Tecnologia si sottolinea l’impegno a condividere e facilitare l’accesso alle info per favorire le attività di prevenzione. La ministra Pisano: “Tecnologie cruciali per l’analisi dei fenomeni complessi”

Pubblicato il 29 Mag 2020

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“Il ruolo strategico della trasformazione digitale della PA è confermato dall’epidemia”: lo dice la ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano nel corso del “G7 Science and Technology Ministerial Meeting”, riunione tra i ministri dell’Innovazione tenuta in video-conferenza e convocata dal Dipartimento Scienza e Tecnologia della Casa Bianca.

“L’epidemia di Covid-19 – ha detto Pisano – ha confermato l’importanza della trasformazione digitale della pubblica amministrazione, ossia di un aumento del ricorso alle nuove tecnologie e di un maggiore impiego dell’analisi dei dati per la comprensione e la gestione dei fenomeni complessi, nel rispetto delle norme e dei diritti dei cittadini”.

I ministri riuniti, spiega la dichiarazione finale, si sono impegnati a collaborare affinché risultati di ricerche, dati e informazioni sul Covid-19 ottenuti da governi siano il più possibile accessibili al pubblico per via informatica nel quadro delle normative vigenti, comprese quelle sulla privacy e sulla proprietà intellettuale. Questo per affrontare l’attuale pandemia e per attività di prevenzione.

Partenariato sull’Intelligenza artificiale

La ministra per l’innovazione ha confermato l’adesione italiana al Partenariato Globale sull’Intelligenza Artificiale (Global Partnership on AI, GPAI) richiamata nella Dichiarazione ministeriale del G7, un’iniziativa lanciata dalla Francia e dal Canada il cui Segretariato tecnico-scientifico sarà ospitato dall’Ocse.

Il partenariato riunirà esperti di industria, società civile e governi per promuovere la collaborazione internazionale in ricerca e sperimentazione sull’intelligenza artificiale. Un gruppo di lavoro si dedicherà a come impiegarla per contrastare l’epidemia e favorire la ripresa economica. L’Italia darà il proprio contributo con  quattro esperti.

“Questa iniziativa può aiutare la nostra lotta contro il Covid-19. La tecnologia digitale non deve fornire soltanto una risposta immediata all’emergenza, ma deve servire a programmare una riforma più ampia nel medio-lungo termine. Ritengo – precisa Pisano – che l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione debbano essere parte di una “riforma strutturale dello Stato” che possa contribuire a migliorare la vita dei cittadini e rafforzare il sistema economico. E’ di fondamentale importanza ridurre la burocrazia, semplificare i servizi per i cittadini e ripensare tutti i settori strategici attraverso infrastrutture quali il cloud, l’intelligenza artificiale e la cybersecurity. Oggi più che mai.”

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