DIGITAL DIVIDE

Accordo Rai-Uncem: nelle aree montane segnale via Fwa

Intesa per portare il servizio pubblico radiotelevisivo anche nelle zone difficilmente raggiungibili. Stefano Ciccotti: “Impegnati per la piena copertura. Il fixed wireless access affiancherà digitale terrestre e la diffusione satellitare”

Pubblicato il 16 Giu 2020

RAI UNCEM per territori montani

Migliorare i segnali televisivi nelle aree montane, rurali e interne del Paese. E’ l’obiettivo dell’accordo sottoscritto da Rai e Uncem  e presentato in una conferenza stampa in streaming da Stefano Ciccotti, chief technology officer della Rai, Marco Bussone, presidente nazionale dell’Unione dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani, e Umberto de Julio, Presidente Anfov, l’associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione. L’intesa nasce per superare i divari digitali tra aree urbane e zone montane del Paese, e permetterà l’implementazione di sistemi di diffusione “broadcast” di segnali radiotelevisivi in paesi alpini e appenninici non raggiunti dal segnale del digitale terrestre. Il compito di definire le strategie e le tecnologie da adottare è stato affidato al Centro ricerche e innovazione tecnologica Rai di Torino, e prevede la sperimentazione di sistemi di trasmissione “fixed wireless access multicast” su protocollo IP per i territori montani.

“L’accordo testimonia l’impegno che l’azienda ha sempre mostrato nei confronti del superamento del digital divide e di una piena copertura del segnale radiotelevisivo in tutte le aree del Paese – spiega Stefano Ciccotti – Il sistema che stiamo sperimentando affiancherà il digitale terrestre e la diffusione satellitare mediante Tivusat per raggiungere le zone montane più isolate e per arricchire la tradizionale offerta televisiva con i nuovi contenuti multimediali Rai e, in prospettiva, con l’accesso alla Rete. Senza dimenticare che, dal punto di vista ambientale e paesaggistico, avere in ciascuna località un unico punto di ricezione satellitare del segnale, ritrasmesso nelle abitazioni mediante rete locale IP, può significare un’importante e positiva innovazione”.

“Questo accordo – aggiunge Umberto de Julio – si inserisce nel quadro delle iniziative che Anfov sta portando avanti, in collaborazione con Anci e Uncem, per favorire l’evoluzione del territorio e specialmente delle realtà più piccole, verso l’impiego delle nuove tecnologie e la disponibilità di nuovi servizi”.

“È molto importante questo accordo RaiUncem, perché da molti anni evidenziamo la necessità di migliorare le reti e i flussi nei territori – conclude Marco Bussone – Oggi incrociamo i sistemi di trasmissione dati, la banda ultralarga su sistemi senza filo e in fibra, con la diffusione del segnale tv grazie a nuove piattaforme. Penso a RaiPlay ad esempio che è ancora poco utilizzata sui nostri territori. La diffusione può crescere, anche grazie a questo accordo, e risolvere un problema storico. Sperimenteremo azioni sui territori montani, in accordo con gli Enti locali. Diamo così piena efficacia a quanto si afferma sul segnale televisivo e radiofonico anche nella legge nazionale 158/2017 sui piccoli Comuni. Oggi è ancor più strategico, mentre i borghi italiani, i territori diventano destinazione turistica forte e soprattutto luogo dove vivere, fare impresa, innovare”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati