L’Italia è terza in Europa nella classifica 5G. Ma si piazza solo al 17mo posto – perdendo peraltro cinque posizioni in un solo anno – alla voce banda ultralarga fissa. La fotografia scattata dal Desi Index 2020 della Commissione europea non è affatto confortante.
Il balzo in avanti che avevamo fatto fra il 2018 e il 2019 in cui guadagnavamo addirittura 13 posizioni balzando dal 25mo al 12mo posto, non solo si è arrestato ma addirittura siamo retrocessi. Segno che nel frattempo la maggior parte dei paesi europei ha compreso il valore dell’ultrabroadband passando fortemente all’azione. Non che nel resto d’Europa sia tutto rose e fiori: i 100 Mbps sono ancora lontani per molti cittadini del Vecchio Continente e la pandemia da Coronavirus se da un lato evidenziato la necessità di investimenti cospicui nelle nuove reti dall’altro rischia di innescare l’effetto boomerang sugli operatori di Tlc, già in sofferenza e ora chiamati a un maggiore impegno che si traduce in risorse economiche aggiuntive da mettere in campo.
L’intervento pubblico può fare più che la differenza, e in Italia più che mai. Bisognerà accelerare sul Piano Bul e andare “oltre” le aree bianche: la fase II prevede di estendere la copertura anche alle aree grigie, quelle dove si concentrano la maggior parte dei distretti industriali e delle imprese e dove quindi si “annida” il potenziale di ripresa economica per il Paese.
Ma come colmare il digital divide? Quali interventi, in termini di “soldoni” ma anche di sburocratizzazione dovranno essere attivati? Quale può essere il ruolo di tecnologie alternative o complementari alla fibra – in primis il Fixed wireless access? E quale sarà il contributo di soggetti, quali le tower company, sempre più strategici nella partita 5G che amplierà la copertura ultrabroadband aprendo la strada tutta una serie di servizi innovativi? Questi i temi che affronteremo nel secondo appuntamento di Telco per l’Italia 2020 “La sfida del digital divide: come spingere la banda ultralarga” in programma il 25 giugno alle ore 17 (PER REGISTRARSI CLICCARE QUI).
Il sottosegretario al Mise Mirella Liuzzi e l’Ad di Infratel Marco Bellezza apriranno i lavori con interventi mirati non solo a fare il punto della situazione ma anche e soprattutto a delineare la roadmap dei prossimi mesi e le azioni chiave già messe in campo sul lato dell’offerta (iniziative di infrastrutturazione) e della domanda (attraverso il piano voucher per famiglie, imprese e PA).
A dibattito anche importanti aziende del settore Tlc che stanno assumendo un ruolo più strategico: la tower company Inwit – balzata agli onori della cronaca a seguito della “liaison” fra Tim e Vodafone Towers – la Fwa company Linkem, principale attore italiano del mercato del Fixed wireless access, e Retelit, azienda che ha messo a segno negli ultimi mesi importanti acquisizioni per estendere il proprio raggio d’azione e contribuire in modo sempre più importante alla digitalizzazione del Paese.
Saranno con noi Federico Protto, Amministratore Delegato di Retelit, Michelangelo Suigo neo-Direttore External Relations & Communication di Inwit e Davide Rota, Amministratore Delegato di Linkem.
Vi aspettiamo!