In Italia i pagamenti digitali si confermano protagonisti della ripresa del Paese post lockdown. Stando agli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio di SumUp dopo il lockdown , alcuni settori mostrano volumi di transazioni elettroniche notevoli, addirittura superiori rispetto al periodo pre-Covid.
In particolare, gli analisti della fintech di lettori di carte portatili e soluzioni di pagamento per Pmi e piccoli commercianti, hanno rilevato che i negozi alimentari di prossimità mantengono livelli di transato più che doppi rispetto ai mesi di gennaio e febbraio. I negozi di quartiere attivi nel commercio al dettaglio, come ad esempio ferramenta e lavanderie, registrano un incremento del 60%. Inoltre, centri estetici, barbieri e parrucchieri stanno adottando sistemi di pagamento digitali alternativi al contante come mai prima d’ora: basti pensare che nella prima settimana di riapertura a livello nazionale il valore del transato del comparto registrato è stato pari a più del doppio delle entrate registrate in periodo pre-Covid. E anche le vendite del settore Bar e del segmento Beauty & Barber nelle ultime settimane sono aumentate fino al 100%.
”È interessante notare come si tratti di categorie commerciali tradizionalmente legate al contante – sottolinea il Country Growth Lead Italia di SumUp, Umberto Zola – Questi segnali indicano che la riorganizzazione digitale è in atto, spinta da ambo i fronti: quello dei clienti, che desiderano forme alternative al contante, e quello degli esercenti che vogliono essere pagati senza rischiare di venire contagiati, soddisfacendo la domanda crescente della clientela”.
Dalle analisi dell’Osservatorio emerge uno scenario in chiaroscuro dove, a fronte di un sostanziale stop durante il periodo di lockdown, ora si confermano quindi alcuni trend e soprattutto si identificano alcuni settori in ripresa.
La quasi totalità dei commercianti italiani (90%), afferma infatti di aver avuto ripercussioni sul proprio business a causa dell’emergenza sanitaria e di aver registrato – nel 41% dei casi – cali delle vendite, anche superiori al 30%.
Per fronteggiare la situazione e sopravvivere alla crisi, sia durante che post lockdown, il 51,3% dei commercianti ha adattato il proprio business implementando i servizi di delivery e le vendite online e valorizzando o introducendo i pagamenti cashless. Ad apprezzare la svolta cashless sono anche i consumatori: secondo il 41% dei commercianti, i clienti hanno effettivamente aumentato i pagamenti contactless.
”Soprattutto con la riapertura, le attività commerciali hanno privilegiato i pagamenti elettronici che permettono di velocizzare le operazioni di cassa, garantire il rispetto delle distanze interpersonali ed evitare lo scambio di cartamoneta – puntualizza Zola – Ora, questa abitudine a favorire il pagamento cashless si sta confermando nel corso delle settimane e in generale tutti i settori stanno risalendo la china con un tasso di crescita abbastanza costante e continuo”.