IL CONTEST

Amazon Women in Innovation: ecco le tre vincitrici della borsa di studio

Marta Krychkovska (Politecnico di Milano), Federica Cantelmi (Università degli Studi di Roma Tor Vergata) e Letizia Licitra (Politecnico di Torino) si aggiudicano un finanziamento per tre anni e mentorship nel programma che supporta le donne nelle discipline Stem

Pubblicato il 10 Lug 2020

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Marta Krychkovska, Ingegneria Matematica al Politecnico di Milano, Federica Cantelmi, Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Tor Vergata, e Letizia Licitra, Ingegneria Informatica del Politecnico di Torino. Sono le tre vincitrici della seconda edizione di Amazon Women in Innovation.

Per il secondo anno consecutivo Amazon ha assegnato la borsa di studio, parte del programma Amazon nella Comunità, creata per aiutare le giovani donne provenienti da contesti meno avvantaggiati a nutrire la propria ambizione di lavorare nell’innovazione e nella tecnologia, settore in cui c’è ancora molta disparità di genere, e per permettere loro di avere successo nell’economia digitale in tutta Italia e nel mondo, e diventare le leader del futuro e un esempio per tante altre studentesse di discipline Stem.

Ecco le storie delle tre vincitrici, tutte diverse tra loro, ma accomunate da una naturale passione per le materie scientifiche, tanta determinazione e modelli di riferimento altissimi, da Margherita Hack a Stephen Hawking.

  • Marta Krychkovska, 19enne di origine ucraina. Da dieci anni vive in Italia, prima in Umbria e oggi a Saronno (Varese), con la famiglia. Ed è in famiglia che ha appreso l’amore verso la matematica e le materie scientifiche, in primo luogo dalla mamma, docente di lingue, laureata anche in Matematica Applicata: proprio la mamma ha trasmesso a Marta la passione per i numeri e le loro applicazioni «perché», spiega Marta, «con la matematica applicata puoi spiegare tutto quello che attiene alla nostra realtà». Ha frequentato il liceo scientifico bilingue (francese e italiano) e tra i suoi modelli di riferimento cita Sof’ja Vasil’evna Kovalevskaja, matematica, attivista e scrittrice russa, nel 1889 prima donna nel Nord Europa ad ottenere una cattedra universitaria.  «Vorrei proseguire gli studi prendendo l’indirizzo Finanza. La borsa di studio Amazon Women in Innovation è uno stimolo per approfondire nuovi argomenti e una grande opportunità per affacciarmi al mondo del lavoro, che oggi è ancora molto staccato da quello universitario».
  • Federica Cantelmi, 19 anni, di Roma, ha il sogno di lavorare nel settore della sicurezza informatica. Attualmente frequenta il corso di laurea in Ingegneria Informatica all’Università degli Studi di Tor Vergata. «A 6-7 anni aiutavo papà, che lavora nel campo delle telecomunicazioni, con fili e reti di connessione: mi faceva sentire importante. A 12 anni ho creato il mio primo circuito elettrico per il trenino di mio fratello, ed è lì che ho capito che la scienza sarebbe stata la mia strada» spiega. «Ringrazio molto Amazon per questa occasione, che è arrivata in un momento, quello del lockdown, della distanza dai miei colleghi e dai miei professori, in cui anche la motivazione stava scemando. Mi ha dato nuova carica e sono sicura che mi mi permetterà di acquisire le skill necessarie per affrontare l’ambito lavorativo, che per me rappresenta un mondo nuovo». Il suo modello di riferimento? Margherita Hack, non solo in quanto donna di scienza, ma anche come donna che ha lottato per diritti civili e uguaglianza.
  • Letizia Licitra, studentessa di Ingegneria Informatica al Politecnico di Torino, proviene da Ragusa. Mamma dipendente pubblica, papà imprenditore agricolo, è alla sua prima esperienza di vita lontano da casa. «Nessuno mi ha mai spinto a studiare le materie scientifiche, ma sono stata sempre appoggiata nel seguire le mie inclinazioni», racconta. L’informatica era qualcosa di totalmente nuovo per lei, ma che ha attratto fin da subito la sua curiosità, in quanto settore innovativo e proiettato al futuro. Diversi i suoi modelli di riferimento, da docenti del proprio corso, fino a Stephen Hawking, per la sua determinazione e tenacia ad affrontare i grandi temi della scienza, nonostante le difficoltà. «Questa borsa di studio è una sorpresa inaspettata che mi permette di ambire ad una formazione completa, magari sul machine learning e le sue applicazioni, che ho scoperto interessarmi molto durante il periodo di quarantena. Grazie all’opportunità fornita da Amazon, spero di acquisire tutti gli strumenti utili ad affrontare le sfide del domani».

Amazon supporta le borse di studio nelle università delle città in cui si trovano il proprio Centro Direzionale, il Centro di Sviluppo, e diversi Centri di Distribuzione: il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino e, da quest’anno, anche l’Università di Roma Tor Vergata. Tutte le borse di studio sono offerte per l’anno accademico 2019/2020 e prevedono ciascuna un finanziamento di 6.000 euro all’anno per tre anni, e il sostegno di una mentor, una manager di Amazon, per aiutare le studentesse nello sviluppo di competenze utili per il lavoro futuro, come, ad esempio, le tecniche per creare un curriculum efficace o affrontare un colloquio di lavoro in Amazon o in altre aziende.

Le vincitrici delle borse di studio di Amazon saranno supportate da tre mentor di Amazon: Giulia Rossi, Business Development Digital Innovation Lead Southern Europe, è la mentor di Marta Krychkovska (Politecnico di Milano); Simona Vargiu, Delivery Station Manager, è la mentor di Federica Cantelmi (Università degli Studi di Tor Vergata); Giulia Poli, Senior Manager Alexa, è la mentor di Letizia Licitra (Politecnico di Torino).

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