“Libro Bianco sul Building digitale in uno scenario IoT”: questo il titolo del volume presentato via webinar da Anie, la Federazione di Confindustria che riunisce circa 1.400 aziende del settore elettronico ed elettrotecnico. Il libro, che si propone di spiegare come le tecnologie digitali contribuiranno ad ammodernare e valorizzare gli edifici pubblici e privati, rappresenta il primo passo di un più ampio progetto finalizzato a promuovere attività specifiche sulla certificazione digitale degli edifici, sull’adeguamento tecnologico ai fini della sicurezza, su cybersecurity e intelligenza artificiale.
La pubblicazione, frutto del lavoro del Gruppo Anie Digitale Building, si snoda sul più generale tema della logica IoT (Internet of Things). Gli approfondimenti riguardano in particolare le potenzialità collegate ad un processo di ammodernamento degli edifici in chiave digitale, le opportunità in termini di servizi e applicazioni offerte da una sempre maggior diffusione delle tecnologie interconnesse in logica IoT, gli ostacoli da superare e le prospettive di crescita del mercato dell’edilizia.
Si parla poi di “casa intelligente”: una smart home in cui i diversi servizi che appartengono all’infrastruttura tecnologica dell’edificio sono collegati fra loro allo scopo di ottimizzarne le prestazioni e la gestione, per migliorare il comfort abitativo e la gestione energetica nell’ottica del risparmio e per incrementare la sicurezza delle cose e delle persone.
Il Libro Bianco fa poi il punto su questioni di ampio respiro, come l’inadeguatezza del settore costruzioni (a differenza di quanto avviene presso l’utenza) in termini di attenzione ai benefici della digitalizzazione e l’accesso a tecnologie smart. Viene così messo in evidenza l’enorme potenziale di crescita economica che si potrebbe realizzare se gli edifici fossero effettivamente protagonisti del processo di transizione digitale in atto. Secondo i dati 2018 di Boston Consulting Group, l’impiego di nuove applicazioni software e piattaforme digitali potrebbe portare ad una riduzione del costo totale dell’intero ciclo di vita di un progetto edile di quasi il 20%. Per il settore non residenziale, l’analisi stima invece che i risparmi possano variare dal 13 al 21% nelle fasi di progettazione e costruzione, e dal 10 al 17% nella fase della gestione del patrimonio.
“Siamo convinti che qualunque strategia a favore dell’edilizia, per essere oggi efficace, debba tenere in considerazione la fondamentale importanza delle tecnologie che permettano da un lato il massimo risparmio energetico, dall’altro nuove opportunità di servizi alle persone”, conclude Filippo Girardi, Vice Presidente di Federazione Anie.