L'INTERVISTA

Bernabè: “Reti Tim e Open Fiber non sono integrabili, è tardi per newco”

L’ex Ad della telco, attuale presidente di Cellnex, accende i riflettori sulle differenze tecnologiche fra le due infrastrutture che renderebbero inattuabile nella pratica l’ipotesi di integrazione. E Tim rischia anche di entrare in una profonda crisi a seguito dello spin off della rete. Il vero tema? Le aree grigie

Pubblicato il 14 Lug 2020

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Anche se fossero sotto la stessa proprietà le due infrastrutture (quelle di Tim eOpen Fiber ndr.) sarebbero destinate a rimanere separate perché sono entrambe complete, dal backbone in avanti, ma realizzate con tipologia e architettura differenti. Non sono perciò integrabili: le linee che raggiungono le abitazioni partono da punti di accesso differenti”: Franco Bernabè apre un capitolo nuovo nel dibattito della newco delle reti e in una lunga intervista al Sole 24Ore, l’ex Ad di Tim ora alla presidenza di Cellnex, si dice contrario alla newco non tanto per ragioni “ideologiche” quanto per tutta una serie di questioni pratiche che rischierebbero di impantanare il progetto e di danneggiare entrambi gli attori in campo.

Il tema “tecnico” non è l’unico sul piatto. Secondo Bernabè il progetto di newco non s’ha da fare ed è ormai fuori tempo rispetto a quando, qualche anno fa, si aprì il tema dello scorporo della rete Tim. Tanto per iniziare, pur mettendo insieme le infrastrutture di Tim e Open Fiber “non si arriverebbe a una rete unica perché di reti in Italia ce ne sono altre”. E poi ci sarebbe da sciogliere il nodo Antitrust considerando che i player concorrenti non starebbero certo a guardare, con conseguenti lungaggini che già da sole rischiano di compromettere la fattibilità dell’iniziativa.

Determinante poi il “destino” di una Tim senza rete: “Sottraendo la rete a Telecom, il Governo si troverebbe a dover gestire la crisi di un’azienda come Telecom. Dunque se si considera la molteplicità dei problemi in gioco la soluzione della rete unica rischia di aggravarli anziché di risolverli”.

Secondo Bernabè il tema più importante, quello che dovrebbe essere attenzionato dal governo, non è quello della newco ma quello delle aree grigie dove “non opera nessuno” e dove si concentra gran parte del tessuto industriale e imprenditoriale del paese.

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