OSSERVATORI POLIMI

Content & apps, il mercato torna a crescere

Osservatori Polimi: dopo tre anni ricavi a +4% nel 2011 e giro d’affari a 530 milioni. E per quest’anno si attende una crescita del 15%. Apps al raddoppio: valgono 75 milioni. Rangone: “Dal settore nuova linfa all’economia del Paese”

Pubblicato il 11 Giu 2012

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Le Mobile Apps scaricabili dagli Application Store, raddoppiando in valore assoluto nel corso del 2011, valgono 75 milioni di euro, a maggioranza ricavi pay (circa 85%) e con ruolo crescente dei ricavi da in-app billing. Apple domina nel mercato della vendita di Apps: oltre l’85% del mercato è nelle sue mani.

I Giochi guidano la classifica delle 50 applicazioni più redditizie (ovvero quelle che generano maggiori ricavi a pagamento da parte del consumatore) sia su App Store che su Google Play, con un peso di oltre il 50%. Sono poche (intorno al 10%) le realtà italiane che riescono a entrare nella classifica delle Top 50 app più redditizie, ma tra queste ci sono anche giovani sviluppatori indipendenti che riescono a ottenere ritorni economici estremamente interessanti.

Questo quanto emerge dalla ricerca condotta dall’Osservatorio Mobile Internet, Content&Apps,promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.

“La rapida diffusione degli Smartphone, la proliferazione delle Applicazioni e dei siti Mobile, lo sviluppo delle reti cellulari di nuova generazione (Lte), stanno creando un nuovo incredibile ecosistema di business che ci piace chiamare Mobile Economy – spiega Andrea Rangone, Direttore degli Osservatori Ict & Management del Politecnico di Milano – Anche in Italia la Mobile Economy sta crescendo bene e può dare nuova linfa allo sviluppo economico del nostro Paese: a livello infrastrutturale, infatti, gli investimenti per la rete cellulare di nuova generazione possono avere un impatto positivo sulla crescita del PIL che abbiamo stimato compreso tra lo 0,2% e lo 0,4% – anche se devono essere affiancati da adeguati investimenti sulla rete fissa (Next Generation Network); a livello di business, l’ecosistema Mobile – creando un nuovo potente canale di relazione tra aziende, pubbliche amministrazioni e consumatori/utenti – sta spingendo un’ampia gamma di nuovi mercati – Mobile Internet, Content & Apps, Marketing, Service, Commerce, Payment, ecc.; a livello imprenditoriale, infine, assistiamo anche in Italia alla nascita di molteplici nuove imprese (Start-up) in ambito Mobile e a un nuovo impulso a operazioni di acquisizione e fusione”

Nel 2011 il mercato ha mostrato dinamiche molto interessanti. Il Mobile Internet (ovvero la spesa degli utenti in connettività dati da cellulari e smartphone) ha registrato una decisa “impennata” (+52%), superando quota 800 milioni di euro e per il 2012 si preannuncia un trend di crescita quasi analogo. Mobile Internet in forte aumento, dunque, grazie a ricavi generati da tariffe flat (+88%) che arrivano a pesare poco meno della metà del mercato complessivo, mentre continua comunque anche la crescita dei ricavi da tariffe pay per use (+30%).

Il mercato dei Mobile Content&Apps (Pay e Advertising) torna finalmente a crescere del 4% nel 2011, dopo 3 anni di contrazione, arrivando a quota 530 milioni di euro, con una crescita di oltre il 15% prevista per il 2012. A farla da padrone sono i ricavi Pay: quasi il 90%, infatti, deriva dalla vendita di Mobile Content e Apps al consumatore finale e il restante 10% dalla Pubblicità per contenuti free.

Il mercato dei Mobile Content&Apps a pagamento è stabile nel 2011, per effetto di due dinamiche contrapposte: da un lato, un calo dei contenuti più tradizionali (come loghi e suonerie, sms informativi in abbonamento, televoting, ecc.), dall’altro un forte boom della vendita di Mobile Apps scaricate dagli Application Store (+89%) e di contenuti veicolati tramite il Mobile Web agli utenti che possiedono uno Smartphone (+200% circa).

A livello di sistemi di pagamento, domina il credito telefonico: nonostante la crescita del mondo Application Store, l’85% del mercato rimane nelle mani degli Operatori telefonici, che abilitano la vendita di contenuti tramite il conto telefonico.

Anche il Mobile Advertising ha registrato una crescita cospicua nel 2011 (+50%), raggiungendo quota 56 milioni di euro, un valore che ci si attende raddoppi nei prossimi due anni, arrivando a pesare quasi il 10% del totale mercato della Pubblicità su Internet. In termini di formati pubblicitari, crescono a 3 cifre gli investimenti in Display Advertising all’interno di Applicazioni e Mobile site e in Keyword Advertising.

Focalizzando l’attenzione sul mercato delle Mobile Apps scaricabili dagli Application Store, si registra un raddoppio in valore assoluto nel corso del 2011, per un valore complessivo di 75 milioni di euro. Anche in questo caso si tratta prevalentemente di ricavi Pay (circa l’85%), mercato in cui ha giocato un ruolo determinante la fortissima crescita dei ricavi da in-app billing.

“Se osserviamo la redditività delle App, va sottolineato come il mercato sia a oggi ancora dominato da Apple che detiene oltre l’85% dei ricavi Pay complessivi – sottolinea Marta Valsecchi, Responsabile dell’Osservatorio Mobile Internet, Content & Apps del Politecnico di Milano- Nonostante Android abbia superato Apple nel 2011 a livello di diffusione dei terminali e presenti un’offerta di App su Google Play molto più simile a quella dell’App Store rispetto a un anno fa, si registrano ancora significative differenze sul livello di utilizzo e sulla capacità di monetizzazione da parte degli utenti delle Applicazioni presenti sui due marketplace. Questo a causa principalmente della mancanza di un sistema di pagamento consolidato nel mondo Android che potrebbe tuttavia trovare una chiave di volta nel credito telefonico se le Telco e Google decideranno di stringere accordi in tal senso. È un mercato, quello delle Apps, altamente competitivo a causa dell’elevatissima offerta di applicazioni presenti sugli Store. Si spiega così il risultato emerso da un’indagine condotta su quasi 200 sviluppatori italiani di App che evidenzia che circa la metà ha guadagnato meno di 1.000 euro complessivamente nell’ultimo anno dalle proprie Applicazioni a fronte di un 7% che ne ha guadagnati più di 50.000.Tra i casi di successo anche diversi giovani sviluppatori indipendenti e start-up”.

A guidare la classifica delle 50 applicazioni più redditizie (ovvero quelle che generano maggiori ricavi a pagamento, sia sotto forma di pay per download che di in-app billing) sia su App Store che su Google Play sono i Giochi, con un peso di oltre il 50%. Sono poche (intorno al 10%) le realtà italiane che riescono a entrare nella classifica delle Top 50 app più redditizie, ma tra queste ci sono anche giovani sviluppatori indipendenti e start-up che hanno compreso bene come sfruttare al meglio gli Application Store e hanno così ottenuto risultati molto significativi dal lancio delle proprie Applicazioni (con ricavi pari a diverse migliaia di euro al mese, prevalentemente dalla vendita di Applicazioni e/o in app-billing).Relativamente al modello di ricavo, su entrambi gli Store è cresciuta in maniera molto significativa la componente di Applicazioni free con in-app billing (arrivata, ad esempio, a pesare su App Store il 49% a maggio 2012 rispetto al 17% di dodici mesi prima).

Ma qual è il comportamento del consumatore nei confronti delle Mobile Apps? Da una indagine condotta in collaborazione con Doxa, emerge che il 31% degli utenti che usano Applicazioni ha meno di 5 App, il 34% tra 6 e 20 e il 35% oltre 21. In particolare, gli utenti Apple hanno mediamente 52 applicazioni contro le 30 degli utenti Android. Gli utilizzatori sono per la maggioranza uomini (60%) e hanno prevalentemente tra i 25 e 44 anni (62%).

Le categorie di Applicazioni maggiormente utilizzate sono quelle Social e di community, seguite da quelle pensate per la mobilità/in viaggio, dalle applicazioni di utilità e produttività personale, dai Giochi e, infine, dalle News. Quasi un terzo delle App possedute viene usata almeno una volta del mese e circa il 20% ogni settimana.

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