Le reti del futuro saranno sempre più intelligenti e anche WindTre è impegnata nell’innovazione delle reti basata sull’Ai, come ha sottolineato Francesco Barletta, Head of Ict & lnnovation dell’azienda delle telecomunicazioni guidata da Jeffrey Hedberg, intervenendo alla tavola rotonda “Next generation network, fra intelligenza artificiale e machine learning” nell’ambito del quarto appuntamento del web summit Telco per l’Italia 2020 organizzato da CorCom e Digital360.
“Per noi l’Ai è un connubio di processi e qualità”, ha affermato Barletta. “Siamo parte di una conglomerata e questo ci permette di presidiare diversi settori industriali su scala globale garantendoci conoscenze e competenze ad ampio raggio. In Italia, come noto, abbiamo rinnovato le nostre reti con tecnologie che puntano a sviluppare due elementi: pervasività e adattabilità”.
Le reti di WindTre connettono grandi quantità di persone e cose, in un mondo che non è solo della Internet of Things ma dell’Internet of Everything. “Qualità, velocità e intelligenza rendono le nostre reti olistiche e resilienti e quindi in grado di gestire al meglio le diverse tipologie di dati e la sicurezza“, ha evidenziato Barletta, “sia come cybersecurity che come integrità del dato, sia in ambito pubblico che privato”.
L’adattabilità delle reti, anche qui coadiuvata dall’intelligenza artificiale, offre la capacità di adeguamento a diversi contesti d’uso, dalla meccatronica alle smart cities, ha proseguito il top manager di WindTre, garantendo al cliente la qualità del servizio attesa.
L’Ai applicata alle reti permette ancora di inserire funzioni, come la virtualizzazione, che lavorano sulla gestione del traffico, l’adeguamento a diversi volumi a livello geografico, di orario, ma anche di cambio di abitudini di utilizzo e di modelli operativi, facendo sì che la banda e l’accessibilità siano sempre assicurate per tutti, ha affermato ancora Barletta.
“Per noi l’Ai è anche un’opportunità di lavorare sull’edge computing, che va di pari passo con il 5G e si realizzerà sempre più con le reti intelligenti”, ha proseguito l’executive. “Ed è anche importante lavorare con software che siano in grado di automatizzare modelli di traffico e processi: senza l’innovazione dei processi non si può avere innovazione nei servizi”.
Infine, le nuove frontiere aperte da Ai, machine learning, edge computing, cloud e altre tecnologie innovative “sono un’opportunità per telco di avvicinarsi agli Ott, grazie a programmi che consentono operazioni predittive, gestione del cloud computing degli over the top nei nostri datacenter per continuare a garantire innovazione nei processi e nei servizi”.
È grazie alla collaborazione tra player di industrie diverse ma convergenti che si velocizza il time to market e si diventa adattabili e flessibili per poter entrare su nuovi mercati, ha dichiarato Barletta: “Non si fa più fare tutto da soli, questa è l’era dell’Api economy”. Pensiamo alle chatbot, molto usate dalle telco ma che richiedono quella “conversational intelligence” che unisce più vendor pur fondandosi sempre su reti pervasive e olistiche.
“Man mano che gli oggetti connessi aumenteranno sarà fondamentale garantirne l’autonomia e l’integrità dati e gli operatori telco possono fare da orchestratori in questo modello collaborativo”, ha concluso il top manager di WindTre: “Hanno le conoscenze e l’esperienza per mettere insieme in modo sicuro, semplice ed efficiente i vari elementi dell’ecosistema”.