Inapp e Tim insieme per rafforzare l’Atlante Lavoro, la mappa delle professioni che definisce i ruoli aziendali e racconta il lavoro in termini di attività, task, compiti, prodotti e servizi attesi.
L’intesa favorirà la definizione di un codice universale del sistema professionale di Tim in linea con quello di Atlante Lavoro, che da sempre lega le abilità e le competenze acquisite in contesti di istruzione o formazione, formali e non, con le richieste del mondo del lavoro.
In particolare, attraverso la Convenzione si stabilisce il supporto del personale Inapp esperto dell’Atlante Lavoro, per l’analisi dei dati e dei profili proposti per l’individuazione di correlazioni rispetto al Sistema Professionale Tim e nell’individuazione e integrazione di eventuali ulteriori conoscenze che caratterizzano i ruoli professionali dell’azienda di telecomunicazioni e di contribuire all’aggiornamento di alcuni profili lavorativi di Tim suggeriti da Inapp anche in un’ottica di evoluzione dell’Atlante lavoro.
Per far questo viene costituito un gruppo di Lavoro congiunto che svolgerà un’analisi congiunta dei ruoli del Sistema Professionale Tim per correlarli con quanto presente nell’Atlante lavoro. Tutto questo permetterà di rafforzare Atlante Lavoro, uno strumento fondamentale per monitorare le professioni in Italia nei 23 settori di riferimento ed è il risultato di una intensa collaborazione e partecipazione di diversi soggetti istituzionali, con il coinvolgimento e la partecipazione delle parti datoriali e sindacali, delle rappresentanze bilaterali, delle associazioni professionali, degli esperti settoriali e degli stakeholder del sistema lavoro-learning.
“Siamo lieti di aver concordato un impegno di collaborazione con una grande azienda come Tim, finalizzato a conseguire un risultato vantaggioso per entrambe le parti, ma soprattutto vantaggioso per la manutenzione e il miglioramento di uno strumento utile per tutti coloro che operano nel mercato del lavoro – commenta Sebastiano Fadda, Presidente Inapp – L’Atlante Lavoro, gestito dall’Inapp, fornisce un supporto ai processi di orientamento al lavoro, ai processi di individuazione, valutazione e certificazione delle competenze, alla definizione degli obiettivi di apprendimento connessi con l’evoluzione della struttura delle professioni e delle qualificazioni. Nell’attuale contesto di accelerata trasformazione organizzativa e tecnologica del sistema produttivo tutte queste variabili richiedono un aggiornamento continuo. Perciò oltre al contributo delle istituzioni pubbliche coinvolte nella realizzazione dell’Atlante è particolarmente utile la collaborazione dei soggetti privati, portatori di interessi ma soprattutto portatori di conoscenze utili per affrontare la sfida delle profonde trasformazioni in atto. La presente intesa di collaborazione con Tim si inquadra quindi in questa prospettiva di apertura alla collaborazione con soggetti privati, grandi aziende e organizzazioni, protagonisti dell’evoluzione del mondo del lavoro e della produzione.”
“Siamo orgogliosi di poter dare avvio a questo progetto che apre ad una collaborazione di grande respiro, che ci vede lavorare insieme su una prospettiva evolutiva delle professioni e che aumenta e massimizza la centralità delle persone all’interno dell’organizzazione – sottolinea Luciano Sale, Direttore Human Resources, Organization & Real Estate di Tim – La trasformazione del mercato del lavoro, mai come in questo momento, ci impone di affrontare sfide con un approccio integrato da più punti di vista: l’organizzazione agile e aperta, la flessibilità, la capacità di aggiornare le professioni che cambiano. Su questi argomenti di grande attualità, ritengo che Tim, con il suo significativo apporto di tecnologie e professionalità, sia una realtà davvero distintiva per l’incidenza di competenze ad alto tasso di innovazione e per l’alto impatto nel percorso di trasformazione digitale del nostro Paese. Mettere in correlazione il nostro Sistema professionale con l’Atlante lavoro di Inapp permette all’Azienda di aumentare la confrontabilità dei mestieri in essa presenti con il mercato del lavoro esterno e al contempo di contribuire alla manutenzione ordinaria dell’Atlante lavoro stesso, mettendo il proprio know-how a disposizione della collettività”.