L'APPELLO

Call center, Assocontact: “Stop illegalità, governo intervenga”

Il presidente Borgherese: “Organizzazioni criminali perpetrano attività illegali nei confronti dei lavoratori e dei consumatori. Subito la legge sul bollino blu”

Pubblicato il 22 Lug 2020

Lelio-Borgherese-assocontact

Statte, Crispiano e oggi Monteiase. Ogni giorno “viene scoperto” un nuovo garage trasformato in call center. Per Assocontact si tratta di organizzazioni criminali che sfruttano gli strumenti e l’organizzazione propri di un call center per perpetrare attività illegali nei confronti dei lavoratori e dei consumatori.

“Assocontact è in prima linea nel contrastare persone, organizzazioni e attività criminali all’interno del settore – sottolinea Lelio Borgherese, Presidente di Assocontact Lo abbiamo fatto a fianco delle Associazioni e delle Istituzioni che tutelano i consumatori e lo stiamo facendo con il Governo al quale abbiamo proposto un disegno di legge incentrato sul Bollino Blu, un marchio di riconoscimento e valorizzazione delle imprese serie, affidabili e innovative. E lo faremo con sempre più forza coinvolgendo tutti gli attori del comparto, perché l’alleanza tra Istituzioni, Sindacati, Imprese, Associazioni di categoria, Committenti e Cittadini è l’unico modo per cambiare definitivamente volto al nostro lavoro”.

Il fatto che esistano degli operatori illegali che operano nell’industria dei contact center, non può e non deve diventare il problema di tutto il settore e lo stigma che ne accompagna la reputazione. Sfruttamento, assenza di diritti, strutture inadeguate, insicurezza sul lavoro, attività illegali sono comportamenti che vanno contrastati in tutte le attività produttive e che infatti in altri campi ricevono l’opportuna attenzione.

“Per completare il virtuoso percorso che ci permetta di tirare una netta linea di demarcazione tra chi fa impresa in modo serio e onesto e chi non la fa, chiediamo al Legislatore e alle Autorità competenti di dare un segnale chiaro. Chiediamo – conclude Borgherese – anche ai media di non commettere l’errore di far coincidere queste pratiche con le caratteristiche di un intero ambito, che esprime invece numerose eccellenze industriali e che ha dimostrato durante il drammatico lockdown causato dal Covid-19 la sua essenzialità per i cittadini soli in casa ma non isolati grazie alle migliaia di operatrici e operatori del customer care”.

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