LA TRIMESTRALE

Microsoft, ricavi al rialzo: boom del cloud. Ma su Teams scatta la denuncia di Slack

Risultati oltre le attese: fatturato a 38 miliardi di dollari e margini di 1,46 dollari per azione. Ma la guidance per il prossimo quarter è “prudente”. Intanto l’azienda canadese si appella all’Antitrust Ue e chiede un’indagine sulla piattaforma “pre-installata” in Office: “Lede la concorrenza, a rischio la competizione”

Pubblicato il 23 Lug 2020

Microsoft

Ieri le azioni Microsoft sono scese del 3% negli scambi estesi nonostante la società avesse annunciato di aver registrato nell’ultima trimestrale, chiusa il 30 giugno, ricavi e utili fiscali che hanno superato le aspettative degli analisti. La guidance rispetto alle entrate del prossimo trimestre è stata però più prudente del previsto, e da qui è derivato il risultato negativo in borsa della giornata di ieri. Da sottolineare, comunque, che come ricorda Cnbc nell’analisi della trimestrale, le azioni Microsoft sono aumentate del 34% circa dall’inizio dell’anno.

La trimestrale nel dettaglio

La società di Redmond ha registrato utili di 1,46 dollari per azione rispetto agli 1,34 dollari per azione previsti dagli analisti. Le entrate sono ammontate a 38,03 miliardi, contro i 36,50 miliardi attesi dal mercato. Le entrate complessive di Microsoft sono cresciute del 13% su base annua nel trimestre (erano aumentate del 15% nel trimestre precedente).

Passando alle performance delle singole divisioni, il segmento Intelligent Cloud, che include il cloud pubblico di Azure, Windows Server, Sql Server, GitHub e servizi aziendali, ha registrato ricavi per 13,37 miliardi di dollari, in crescita del 17% su base annua e superiore alle attese di 13,11 miliardi degli analisti intervistati da FactSet. La crescita delle entrate di Azure è rallentata al 47% dal 59% registrato nel trimestre precedente. Microsoft non ha rivelato le entrate di Azure in dollari, ma ha affermato che il suo business nel cloud commerciale ha superato i 50 miliardi per l’anno fiscale. Le spese in conto capitale sono ammontate a 5,8 miliardi, quasi il doppio rispetto a tre anni fa quando l’azienda era impegnata a espandere l’infrastruttura per fornire Azure e i propri servizi online. La divisione Productivity and Business Processes unit, a cui fanno capo Office, Dynamics e LinkedIn, ha contribuito con 11,75 miliardi di entrate, in crescita del 6% ma al di sotto delle aspettative degli analisti, 11,91 miliardi. Le entrate di LinkedIn sono cresciute del 10%, la crescita più lenta dal 2016 in quanto Microsoft ha chiuso l’acquisizione di 27 miliardi. Le ragioni vanno ricercate nella strutturale debolezza del mercato del lavoro durante la pandemia e del calo di spesa pubblicitaria. La divisione è stata invece trainata dalla crescita di Teams.

La divisione More Personal Computing, che comprende Windows, Search, Surface e Xbox, ha registrato entrate trimestrali per 12,91 miliardi, in aumento del 14% e superiori alle aspettative (11,48 miliardi). Le entrate relative ai contenuti e ai servizi Xbox sono aumentate del 65% con un record di engagement del pubblicodovuto essenzialmente alla quarantena. Le vendite di licenze per dispositivi Windows commerciali sono d’altra parte diminuite del 4%, la crescita più lenta dal 2016, mentre le licenze per dispositivi consumer sono aumentate al 34% dopo essere diminuite del 10% nel quarter precedente. Le entrate degli annunci della rete di ricerca, esclusi i costi di acquisizione del traffico, sono diminuite del 18%, a causa della significativa diminuzione della spesa.

Slack accusa Microsoft: “Teams lede la concorrenza”

Slack ha presentato una denuncia davanti all’antitrust europeo contro Microsoft. Al centro dell’accusa, il comportamento illegale e anti competitivo di Microsoft, che ha abusato secondo Slack della sua posizione di dominio nel mercato per eliminare la concorrenza, in violazione delle norme stabilite dall’Unione europea.

Slack sostiene infatti che Microsoft ha illegalmente inserito Teams, il software per la collaborazione e le videoconferenze, all’interno della sua suite di software per la produttività, Office, forzando milioni di utenti a installarlo, bloccando la sua rimozione e nascondendo il suo reale costo alle imprese.

Slack è una azienda che si occupa di messaggistica su canale per la gestione della comunicazione all’interno dei processi di collaborazione aziendale. Fondata nel 2009 come Tiny Speck in Canada, è quotata alla Borsa di New York e ha un fatturato di circa 400 milioni di dollari nel 2019. L’azienda, che dà da lavorare a più di 1.500 persone ed ha una valutazione di circa 1,2 miliardi di dollari, sostiene che Microsoft ha cercato sostanzialmente di metterla fuori mercato abusando della sua posizione dominante.

“Questa vicenda è più grande che non semplicemente lo scontro tra Slack e Microsoft – sottolinea Jonathan Prince, vicepresidente della comunicazione di Slack – E’ uno scontro tra due filosofie molto differenti circa il futuro degli ecosistemi digitali: quello degli abilitatori contro chi invece vuole chiudere tutte le nuove possibilità”.

«Slack – continua Prince – offre un approccio aperto e flessibile che minaccia quello di Microsoft perché abilita delle tecnologie innovative che competono con il resto dei prodotti di Microsoft e danno ai loro clienti la libertà di costruirsi le loro soluzioni secondo i loro bisogni”.

Slack chiede alla commissione europea che agisca rapidamente per assicurarsi che “Microsoft non continui a usare illegalmente il suo potere in un mercato in un altro bloccando lo sviluppo di altri prodotti”.

In un comunicato Microsoft puntualizza che “Teams è stata creata per unire la possibilità di far collaborare le persone con quella di connetterle via video, perché è quel che le persone vogliono. Con il Covid-19 Teams è stato usato da una grande quantità di persone mentre Slack ha sofferto la mancanza di videoconferenz”».L’azienda ha detto che fornirà alla Commissione europea tutte le informazioni che le verranno richieste.

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