1,8 miliardi: tanto è disposto a sborsare il fondo Kkr per rilevare il 38% della rete fissa secondaria di Tim nell’ambito del progetto FiberCop che punta alla creazione della newco wholesale. Ad anticipare la notizia è il quotidiano la Repubblica secondo cui l’offerta sarà portata all’esame del cda della telco in programma il prossimo 4 agosto. Si va avanti dunque sul progetto che peraltro dovrebbe vedere in campo anche Fastweb attraverso la joint venture con Tim Flash Fiber: l’ipotesi è conferire il 20% di Flash Fiber nella newco che si tradurrebbe in una partecipazione in FiberCop pari al 4,4%.
Nessun cambio di marcia sul fronte della governance: il controllo della newco resterebbe in capo a Tim. Un “nodo” che resterebbe da sciogliere nella fase successiva del progetto che dovrebbe vedere l’incorporazione delle infrastrutture di Open Fiber. Anche se la partecipazione di Fastweb di fatto porta ad un azionariato diffuso a “garanzia” della terzietà della società delle reti.
Da quanto si apprende il fondo Kkr sarebbe anche interessato a presentare un’offerta per la rete di Open Fiber (intorno al 20-25%) nel caso Enel (azionista al 50% insieme con Cassa depositi e prestiti) decidesse di mettere in vendita la propria quota attraverso un’asta competitiva.
Intanto anche in casa Enel si lavora con i fondi: il Consiglio di Amministrazione della Società, nella seduta del 10 giugno 2020, ha ricevuto un’informativa in merito ad un’offerta non vincolante presentata da parte di Macquarie Infrastructure Real Asset avente ad oggetto l’acquisizione da parte di Mira, in tutto o in parte, del 50% del capitale di Open Fiber posseduto da Enel. E punterebbe al 50% il fondo britannico Wren House.