È Kumar Sreekanti, Cto, Head of Software di Hewlett Packard Enterprise, il numero uno nella classifica dei top 25 innovatori It del 2020 stilata da Crn, marchio di The Channel Company. Il motivo è l’aver portato l’intelligenza e le soluzioni smart basate su software a sostegno della strategia cloud-native, software-defined, edge-to-cloud Platform-as-a-Service di Hpe. A questa strategia il Cto ha dato chiarezza e semplicità architetturale, tale da rendere il prodotto di Hpe un credibile rivale per Amazon web services, VMware e Red Hat. Non a caso Sreekanti è noto come “il professore” all’interno dell’azienda.
Al secondo posto Crn inserisce un altro top manager collegato con la strategia intelligent edge di Hpe: Keerti Melkote, fondatore e presidente di Aruba (parte di Hewlett Packard Enterprise); di Melkote vengono sottolineate la visione cloud-first e le competenze sia tecniche che imprenditoriali. La spinta data ad Aruba sul mercato del networking hanno permesso all’azienda di sfidare un colosso come Cisco.
Proprio Cisco compare al terzo posto, rappresentata da Todd Nightingale, SVP, GM, Enterprise Networking, Cloud
Cisco Systems: il top manager guida la strategia e lo sviluppo della divisione core dell’azienda americana, che garantisce ricavi da 34 miliardi di dollari annui.
La top ten degli innovatori
Al quarto posto troviamo Robert Enslin, President, Cloud Sales, di Google Cloud (un veterano di Sap): Enslin ha rivoluzionato l’organizzazione di vendita di Google Cloud, anche assumendo nel suo team ex dipendenti talentuosi di Amazon web services, Ibm, Microsoft, Oracle, Red Hat, Salesforce e la stessa Sap.
Quinto tra i massimi innovatori dell’It nel 2020 è Jeff Clarke, Vice Chairman, COO, di Dell Technologies, considerato secondo solo a Michael Dell nel definire e guidare le strategie e la crescita dell’azienda. Clarke ha rinnovato il portfolio di Dell Technologies per adattarlo al mondo data-driven.
Al sesto posto c’è Alex Cho, President, Personal Systems Business, HP Inc., che ha guidato il lancio di nuovi laptop con aggiornamenti legati alle necessità dello smart working, inclusa la connettività 5G.
Al settimo posto compare la prima donna della classifica, Rose Schooler, Corporate VP, Data Center Sales, di Intel, inserita per aver spinto sulla cloudification come architettura, sulla velocità della commercializzazione e l’importanza del software per i data center.
Chiudono la top ten Kyle Hanslovan, ceo di Huntress Labs, David Brown, VP, Elastic Compute Cloud, di Amazon web services e Jeff Teper, Corporate VP, Teams, SharePoint, OneDrive, di Microsoft che guida i team che si occupano di Microsoft SharePoint, One Drive e Microsoft Teams, il cui utilizzo è esploso durante la pandemia.
Anche il presidente di Ibm nella top 25
Tra gli altri innovatori in classifica compare (14ma posizione) Rami Rahim, ceo di Juniper Networks, di cui viene riconosciuta la strategia legata alle reti cloud-first e dotate di intelligenza artificiale; va in questa direzione l’acquisizione di Mist Systems da parte di Juniper e che proprio Rahim sta aiutando a capitalizzare. Con Rahim al comando, Juniper si sta rafforzando come temibile player nel settore del networking sia fisso che mobile.
È in 15ma posizione Taher Behbehani, GM, Mobile B2B Division, di Samsung Electronics America, che guida le iniziative di Samsung legate ai dispositivi e all’offerta mobile B2B e cui si lega il debutto del Project AppStac per l’abilitazione del SaaS e delle applicazioni native in ambito B2B.
Al 22mo posto viene inserita Eva Chen, ceo e co-fondatrice di Trend Micro: la sua visione e leadership hanno rafforzato la posizione di Trend Micro come azienda globale nella cloud security. Nell’ultimo anno Trend Micro ha presentato Trend Micro Cloud One, piattaforma per la sicurezza dei data center nel cloud, che garantisce protezione per i workload, i container e gli interi ambienti, e che include la corretta configurazione della security e degli ambienti cloud, in seguito all’acquisizione di Cloud Conformity.
Al 23mo posto compare Jim Whitehurst, President, Ibm, che si sta dedicando all’innovazione portata dall’acquisizione di Red Hat e dal suo software aziendale open-source. È il numero due di Ibm dopo il ceo Arvind Krishna e viene considerato una guida indispensabile per far incontrare due mondi così diversi come quello di Big Blue e quello di Red Hat.