Crescono ricavi e margini di Retelit. Il Consiglio di Amministrazione del gruppo ha esaminato e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020, confermando la linea strategica per il medio termine.
I risultati nel dettaglio
Al 30 giugno 2020 i ricavi e proventi operativi si attestano a 67,7 milioni di euro rispetto ai 37,7 milioni del primo semestre 2019; la variazione positiva è attribuibile prevalentemente all’acquisizione di Gruppo Pa che ha contributo nel primo semestre con ricavi pari a 29,1 milioni. Il margine operativo lordo (Ebitda) realizzato nei primi sei mesi del 2020 è stato pari a 20,5 milioni di euro rispetto ai 14,6 milioni del primo semestre 2019, a parità di perimetro di consolidamento e al netto dei costi di M&A l’Ebitda sarebbe stato pari a 16,5 milioni evidenziando una crescita del 13% rispetto al primo semestre 2019. L’Ebitda margin si attesta al 30,2%% rispetto al 38,9% registrato nel primo semestre 2019 a seguito di un differente Revenues Mix con marginalità differenti derivanti dall’integrazione fra Gruppo Retelit e Gruppo Pa. A parità di perimetro di consolidamento infatti, l’Ebitda Margin sarebbe stato del 39,7%. L’Ebitda risente di maggiori costi per consulenze esterne per attività di M&A relativi all’operazione Brennercom e costi di integrazione fra Retelit e Gruppo Pa per circa 1,2 milioni.
Il Cash Ebitda si attesta sui 17,6 milioni rispetto agli 11,5 milioni del primo semestre 2019 mentre il Risultato Operativo (Ebit) è pari a 4,7 milioni rispetto ai 3,8 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio precedente, dopo ammortamenti e accantonamenti per 15,7 milioni (10,8 milioni nel primo semestre 2019).
Gli oneri finanziari netti risultano pari a 2 milioni, in aumento rispetto ai 362 mila euro del primo semestre 2019, a seguito della contabilizzazione degli oneri finanziari maturati per 1,8 milioni sul contratto di finanziamento a medio-lungo termine stipulato da Retelit Digital Services S.p.A con un Pool di Banche per un importo complessivo massimo pari ad 156,2 milioni per l’acquisizione di PA Group, oltreché agli oneri finanziari per l’accounting dell’Ifrs 16 per 282 mila euro circa.
Le imposte stimate ed al netto dell’effetto di componente differita, al 30 giugno 2020 presentano un valore pari a circa 559 migliaia di euro, rispetto alle 192 migliaia di euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente
L’utile netto risente di maggiori ammortamenti, oneri finanziari e imposte, e si attesta a 2,2 milioni rispetto di euro ai 3,3 milioni del primo semestre 2019. Senza considerare l’ammortamento legato alla Purchase Price Allocation, al netto del relativo effetto fiscale, l’utile netto del semestre sarebbe stato pari a 3,7 milioni, con una crescita del 13% circa sul risultato del primo semestre 2019.
Il gruppo conferma le guidance 2020 a livello patrimoniale, economico e reddituale e prosegue le già citate operazioni di integrazione con il Gruppo Pa e con Brennercom, la cui completa attuazione è prevista entro il primo trimestre del 2021.
Le dichiarazioni del top management
“Il commento sui risultati del primo semestre dell’anno non può che essere positivo”, sottolinea il Presidente di Retelit Dario Pardi. “È stato un periodo molto intenso che ci ha visto lavorare su più fronti, da un lato l’integrazione dei processi delle due società recentemente acquisite, Gruppo Pa e Brennercom, quest’ultima formalmente conclusa a fine luglio, e dall’altro la gestione del business in un periodo caratterizzato da una situazione senza precedenti che ha profondamente influenzato la vita delle persone e l’attività delle aziende. I risultati ottenuti, in crescita sia stand alone che con l’aggregazione di Gruppo Pa, testimoniano che la strategia adottata è la migliore possibile e che abbiamo intrapreso la giusta direzione verso la crescita e il consolidamento di Retelit”.
Federico Protto, Amministratore Delegato di Retelit, aggiunge: “I risultati ottenuti nel semestre sono indubbiamente positivi e dimostrano la grande solidità del Gruppo e la resilienza del proprio business. Nonostante le difficoltà esterne, il Gruppo è stato in grado di garantire la piena operatività e di soddisfare l’incremento delle richieste dei propri servizi da parte dei clienti e i risultati ottenuti lo dimostrano pienamente. Tutti i dati economici sono in crescita, cosa non scontata principalmente nel secondo trimestre caratterizzato in maniera maggiore dalle misure restrittive adottate dal nostro governo. La leggera flessione dell’utile di periodo è interamente ascrivibile ai maggiori ammortamenti legati all’operazione di acquisizione di Pa Group. Alla luce di tali risultati, siamo confidenti di poter raggiungere la guidance fornita per l’esercizio in corso”