LA RICERCA

Direct Carrier Billing: servizi in abbonamento fattore chiave per le telco

Lo studio Juniper Research: per gli operatori mobili combinare i servizi che hanno costi fissi mensili con le tariffe standard sarà fondamentale per la sostenibilità del business. La crescita del settore per i prossimi cinque anni sarà del 172%

Pubblicato il 18 Ago 2020

smartphone-cellulare

Gli operatori telefonici, soprattutto nel mobile, essendo i prezzi delle loro tariffe costantemente al ribasso e in generale le entrate dai servizi voce e internet non bastano più a far guadagnare, sono sempre alla ricerca di nuove soluzioni per aumentare le proprie entrate.

A tal proposito viene in aiuto un recente studio di Juniper Research dal titolo Direct Carrier Billing: Market Outlook, Emerging Opportunities & Forecasts 2020-2025, che ha rilevato come, nel futuro, gli operatori di telefonia mobile potrebbero trarre un grande vantaggio dal direct carrier billing, passando da 37 miliardi nel 2020 a ben 100 miliardi di dollari entro il 2025, il tutto guidati dai servizi di abbonamento digitale.

La ricerca prevede, infatti, che il crescente passaggio a modelli di monetizzazione basati su abbonamento per servizi digitali come giochi, streaming video e musica, sarà fondamentale per il mercato, realizzando addirittura, nei prossimi cinque anni, un tasso di crescita sostanziale del 172% e che i contenuti digitali rappresenteranno l’87% della spesa per il carrier billing.

Il report afferma che la convenienza di combinare i costi di servizi che abbiano abbonamenti mensili con l’abbonamento del cellulare di un utente sarà un fattore chiave.

Juniper, però, raccomanda che chi vorrà sfruttare ciò dovrà concentrarsi sull’espansione delle proprie partnership con i fornitori di servizi digitali.

Lo stesso coautore della ricerca, Sam Barket, ha osservato, infatti, come i servizi di abbonamento ai giochi digitali siano una grande opportunità per il carrier billing, prendendo proprio come esempio partnership con servizi come Xbox Game Pass di Microsoft e Google Stadia.

Sebbene il carrier billing per i beni fisici sia già affermato in Estremo Oriente, in quest’ambito lo studio ha identificato opportunità emergenti anche nel Nord America.

La ricerca ha evidenziato l’elevata penetrazione degli smartphone e l’accessibilità dei servizi di consegna in giornata quali forze trainanti chiave alla base di una crescita che può arrivare nei prossimi cinque anni fino a ben 600 miliardi di dollari di spesa dell’utente finale per beni fisici.

Il report, tuttavia, avverte che i fornitori dovranno rivalutare i loro modelli di monetizzazione per competere con metodi di pagamento consolidati, come per esempio la carta di credito o i portafogli digitali.

Infatti, per rendere il carrier billing un metodo di pagamento più interessante, lo studio esorta questi players a ridurre i loro tassi di addebito e ad allinearsi ai metodi di pagamento affermati.

Quello che si evince da questo studio è che di certo gli operatori telefonici dovranno trovare nuove vie per aumentare i propri guadagni, anche perché in un mercato dove i prezzi al consumatore vanno sempre più al ribasso, come succede in Italia, i servizi saranno sempre di più fondamentali e nei prossimi anni lo strumento del direct carrier billing potrebbe diventare un’ottima possibilità di svolta.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati