“Il Canada ha già rilasciato tutte le informazioni che legalmente potevano essere fornite riguardo all’arresto di Meng Wanzhou”. Lo dichiarano gli avvocati del governo canadese in risposta alla richiesta di Meng di ottenere ulteriori documenti confidenziali relativi al suo arresto.
Meng Wanzhou, Chief Financial Officer di Huawei, è stata fermata nel dicembre 2018 all’aeroporto internazionale di Vancouver, per frode bancaria su mandato degli Stati Uniti, con l’accusa di aver ingannato l’HSBC sugli affari di Huawei in Iran.
Meng è in carcere a Vancouver ma continua a dichiararsi innocente e sta lottando contro la propria estradizione negli Stati Uniti.
La partita si sposta sui file confidenziali
Gli avvocati di Meng hanno fatto pressione per il rilascio di un maggior numero di documenti a sostegno della difesa secondo cui le autorità canadesi e statunitensi hanno infranto la procedura interrogando Meng prima dell’arresto oltre ad aver acquisito illecitamente dati sensibili dai suoi device elettronici.
La decisione in programma il 2 ottobre
L’avvocato dell’accusa, il canadese John Gibb-Carsley, ha dichiarato che il suo team è impegnato al massimo per fare in modo che il processo sia “il più trasparente possibile, senza violare la privacy personale e aziendale, che deve essere protetta”.
“Sappiamo che esistono numerose e-mail che riguardano il caso”, ha dichiarato Scott Fenton, uno degli avvocati di Meng. “Finché non possiamo consultarle, dovremmo supporre che possano essere decisive, quindi spetta all’udienza a porte chiuse determinare di cosa trattano”.
La Royal Canadian Mounted Police ha negato qualsiasi abuso relativo alla condotta dei propri agenti durante l’arresto di Meng.
Un programma proposto congiuntamente dagli avvocati dell’accusa e della difesa ha affermato che una decisione sulla questione entro il 2 ottobre consentirebbe al resto del processo di proseguire come previsto, con le udienze che si concluderanno nell’aprile 2021.